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A ottant'anni dall'insurrezione antifascista di Matera
A ottant'anni dall'insurrezione antifascista di Matera, istituzioni, università, scuola e cittadini hanno ricordato la circostanza in una due-giorni di studio e dialogo.
Quest'anno la ricorrenza è coincisa con il settantacinquesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione: l'occasione ha favorito una riflessione collettiva - fra memoria, analisi e progettazione - sul senso dell'antifascismo, sul suo ruolo fondativo per il nuovo corso repubblicano, sui rischi del suo sbiadimento nella percezione pubblica, sull'utilità e doverosità delle proposte dedicate al suo rinvigorimento.
Magistratura democratica ha aderito all'invito - rivoltole da ANPI insieme a CGIL, organizzatrici dell'evento - di unirsi alla manifestazione.
Ilario Nasso, anche in rappresentanza della presidente Cinzia Barillà e del segretario Stefano Musolino, ha rinnovato la convinta adesione di Md a ogni iniziativa assunta in difesa dei valori repubblicani, ricordando come il disegno costituzionale - dal riconoscimento dei diritti di libertà all'affermazione dei doveri solidaristici, dall'architettura dei rapporti fra poteri alla caratterizzazione lavoristica, laica, pluralista e pacifista della Repubblica postbellica - sia compromesso non soltanto dal martellante ridimensionamento - nella narrazione pubblica - dell'eredità resistenziale, ma anche dall'ennesima ipotesi di riscrittura della Costituzione.
È stato, soprattutto, segnalato il pericolo insito nel prospettato smembramento dell'unico potere giudiziario, anticamera dell'epilogo - a quel punto inevitabile - dell'assoggettamento del Pubblico Ministero al Governo, ossia - più semplicemente - della liquidazione del principio di eguaglianza, attuata sia mediante lo smantellamento dell'indipendenza di ogni magistrato sia attraverso la soppressione del principio - di rango altrettanto costituzionale - della distinguibilità dei magistrati soltanto sulla base delle funzioni svolte.
Aderendo all'iniziativa materana, dunque, Magistratura democratica ha rinnovato la propria sintonia con le formazioni sociali antifasciste, nella condivisione degli obiettivi di tutela e promozione della Costituzione italiana.
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