Oggi, nella dimensione europea, disponiamo del quadro normativo necessario per attuare le politiche sulla parità di genere.
Si tratta di un quadro che supporta la creazione di organismi e di progetti per realizzare la parità, sotto l’impulso di reti di giuriste donne i cui scopi vanno oltre il settore legale e sono suscettibili di avere una più larga ripercussione nella società.
Questo è il momento in cui MEDEL, in quanto associazione progressista, deve impegnarsi a promuovere misure volte a sradicare le disuguaglianze strutturali e sistemiche che incidono sull’amministrazione della giustizia e, in quanto soggetto partecipe degli sviluppi del sistema, a dare impulso e ad accompagnare i cambiamenti necessari nelle norme di funzionamento e d’organizzazione, nelle condizioni di lavoro e nelle relative responsabilità nei carichi di lavoro, nella progressione professionale, nella valutazione dei requisiti di merito, e nel linguaggio giuridico.
I giudici e i pubblici ministeri hanno la responsabilità di amministrare la giustizia sapendo che esistono ancora disparità tra uomini e donne nella società e che gli stereotipi devono essere scardinati, anche all’interno della magistratura.
Abbiamo la responsabilità di valutare l’impatto positivo che qualsiasi tipo di intervento professionale può avere sulle donne.
Questo è il momento dell’impegno. Siamo responsabili dell’eredità che lasceremo alle generazioni future e non possiamo e non dobbiamo rimandare questo nostro compito.
Santiago de Compostela, pubblicata il 23 novembre 2019