Su richiesta disciplinare per Enrico Zucca

Fatti Diaz

Su richiesta disciplinare per Enrico Zucca

di Esecutivo di Magistratura Democratica

ROMA - I mezzi di informazione rilanciano in queste ore che il Capo della Polizia, d’intesa con il Ministro dell’Interno, ha chiesto al Ministro della Giustizia di valutare azioni disciplinari nei confronti del sostituto procuratore generale Enrico Zucca per le osservazioni svolte nell’ambito del dibattito sui fatti della Diaz tenutosi a Genova nel corso della manifestazione “Repubblica delle Idee”. In discussione sarebbe la tutela dell’onorabilità della Polizia.

Siamo convinti che l’onorabilità e l’alta professionalità della Polizia italiana, presidi fondamentali della vita civile e democratica di questo Paese, non siano in alcun modo messe in discussione da un confronto franco e pubblico sugli episodi di violazione dell’art. 3 CEDU verificatesi nel nostro Paese, sulle ragioni e sulle conseguenze delle gravi violazioni dei diritti umani e sugli strumenti legislativi necessari per prevenirli.

Tra i quali l’introduzione di una norma sul divieto di tortura fedele ai principi della Convenzione ONU del 1988. In democrazia occorre ragionare e capire, non rimuovere: il confronto, anche aspro, è importantissimo e fertile e non trae certo giovamento dalla richiesta di iniziative di carattere disciplinare che – a prescindere da considerazioni di merito – rappresenta, nei fatti, una chiusura di disponibilità ad un serio dibattito su temi ancora dolorosamente aperti. 


Il Comitato Esecutivo di Magistratura democratica

(9 giugno 2015)

09/06/2015

Articoli Correlati

Comunicati

I primi compiti del nuovo Comitato direttivo centrale dell’ANM


Il nuovo Comitato direttivo centrale dell’ANM ha davanti a sé compiti difficili e fondamentali per la difesa dello stato di diritto. 

Comunicati

Le dichiarazioni rese oggi in Parlamento dal Ministro della Giustizia sul caso Almasri rappresentano una grave ferita allo Stato di diritto


Anziché rendere conto delle ragioni dell’omessa trasmissione degli atti alla Procura generale di Roma, ai fini dell’applicazione della custodia cautelare al cittadino libico Almasri e della sua consegna alla Corte penale internazionale, in esecuzione del mandato d’arresto emesso dalla Corte, il Ministro si è scagliato contro la Corte penale internazionale, non solo sindacando nel merito il mandato d’arresto, ma addirittura qualificandolo come “atto nullo” e “completamente sballato”.

Comunicati

The statements made by the Minister of Justice in Parliament today on the case Almasri are a serious wound to the rule of law


Instead of giving reasons for failure to transmit case records to the Attorney General of Rome’s office, for the imposition of precautionary detention to the Libyan citizen
Almasri and his surrender to the ICC, in execution of the arrest warrant issued by the Court, the Minister railed against the International Criminal Court. Not only by criticizing on the merits of the arrest warrant, but even naming it a "void act" and "completely messed-up".

Comunicati

Dopo le elezioni: la vitalità dell’Associazione nazionale magistrati, la realtà articolata dell’associazionismo


In un momento storico particolarmente delicato per l’ordine giudiziario, la Magistratura è stata chiamata a rinnovare i propri organi rappresentativi.