L'illusione repressiva<br>(e le ipocrisie)

Fini-Giovanardi

L'illusione repressiva
(e le ipocrisie)

di Esecutivo di Magistratura Democratica

Dopo avere prodotto per anni leggi che accrescono la repressione penale di fenomeni e di criticità sociali, una parte consistente del mondo politico segue con partecipazione (e scarsezza di proposte) i richiami del Capo dello Stato che ci ricorda le scadenze del prossimo mese di maggio (effettività della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'uomo) che ha condannato l'Italia per le disastrose condizioni carcerarie.

Nel frattempo sono passati anni dall'entrata in vigore della legge che aggravò il trattamento penale per le droghe "leggere" parificandolo a quello delle droghe "pesanti" e portando in carcere migliaia di piccoli spacciatori di hashish e marijuana ma anche coltivatori di canapa (e qui i giudici ci hanno messo del loro...).

Ancora una volta è toccato alla Corte costituzionale (e a chi l'ha sollecitata) intervenire per riportare un pò di razionalità nella materia. Al di là delle motivazioni che leggeremo, si apre la possibilità/necessità di ripensare le scelte infelici del legislatore del 2006 e provare a trovare soluzioni diverse.

La parola tornerà al legislatore, ma intanto i magistrati dovranno rimboccarsi le maniche per trovare le soluzioni interpretative di una disciplina che la sentenza della Consulta ha mutilato e per trattare con intelligenza processi e persone che ogni giorno vengono all'attenzione degli uffici giudiziari. Sperando che la congerie del momento politico non finisca per condurre a esiti diversi da quelli che razionalità vorrebbe.


Luigi Marini (presidente Magistratura democratica)

(12 febbraio 2014)

12/02/2014

Articoli Correlati

Adesione alla manifestazione "Invertire la rotta"

Restano fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato. Magistratura democratica per il diritto alla vita e alla dignità di tutte le persone


Abbiamo già espresso il nostro radicale dissenso sul c.d. “decreto Cutro”, un provvedimento che colpisce la vita e le relazioni affettive e sociali di persone ormai integrate nel nostro Paese senza ridurre in alcun modo al tragedia delle morti in mare. 

Immigrazione

La risposta paradossale: contro i diritti, contro la razionalità


Il decreto-legge n. 20 del 2023, all’articolo 7, abroga il terzo e quarto periodo dell’articolo 19 comma 1.1. del decreto legislativo n. 286 del 1998 (Testo unico sull’immigrazione), che consentivano il riconoscimento della protezione speciale alle persone che in Italia avevano costruito una vita privata e familiare. Norma per la quale, è di tutta evidenza, non sussistono i requisiti della necessità e dell’urgenza previsti dall’articolo 77 della Costituzione.

Immigrazione

Un’occasione per riflettere sull’uso delle parole


L'esecutivo di Magistratura democratica ritiene necessario interrogarsi sulla tragedia delle morti in mare dei migranti, ma anche sul linguaggio, incluso quello dei provvedimenti giudiziari, con cui questi tragici avvenimenti vengono affrontati.

Immigrazione

Le stragi dei migranti, i conti con la Storia, il bisogno di scelte lungimiranti


È di questa mattina la tragica notizia del naufragio avvenuto a largo delle coste di Crotone. Al momento si contano circa quaranta cadaveri recuperati (tra i quali un bambino di sette anni e uno di pochi mesi), mentre sarebbero circa settanta i dispersi.

Comunicato di MD, ARCI, ASGI, ACLI e CGIL

Chiediamo al Governo Italiano di porre fine alla prassi illegittima delle riammissioni al confine orientale


Nella giornata per i diritti umani trova conferma sulla stampa la riattivazione da parte del Ministero dell’Interno dei cd. “respingimenti informali” in Slovenia, che dei diritti umani costituiscono una gravissima violazione.