
Europa
I diritti umani e l'Unione
ROMA - In vista della giornata studiodel 26 ottobre a Roma, dal titolo "Carta dei diritti fondamentali e ruolo del giudice nazionale nello spazio europeo di Cittadinanza",(LEGGI IL PROGRAMMA) Valeria Piccone, coordinatrice di Md Europa, ripercorre il processo di formazione del diritto europeo che ha portato al Trattato di Lisbona. Un campo in cui l'attività di Md ha sempre cercato di tutelare "l'internazionalizzazione dei diritti umani" con la compatibilità tra il sistema interno e quello sovranazionale. Il fulcro del nostro lavoro, spiega Valeria Piccone, è stato "il ruolo del giudice ordinario come organo di base dello spazio giudiziario europeo".
Internazionalizzazione dei diritti umani. "I diritti umani, commenta la coordinatrice del gruppo Europa, "hanno assunto una centralità nel panorama giuridico mondiale, al punto da sganciarsi dal semplice quadro nazionale". Md si è confrontata con quella che è stata definita da Habermas, "Il luogo privilegiato della speranza umana": da quando l'Europa si è affrancata da una vocazione prettamente "mercantile" per accentuare invece, la tutela dell'individuo.
L'attività del gruppo Europa. Per questo, continua Valeria Piccone, "abbiamo sempre cercato di accompagnare i colleghi nel confronto con un universo che supera quello dei confini statali". Particolare risalto è stato dato al ruolo del giudice ordinario. "Il suo è un grande impegno per adeguare il diritto nazionale a quello europeo. La centralità dei diritti si affianca, infatti, alla necessità di rendere compatibile il diritto interno con quello dell'Unione, che, di fatto, è diventata il paladino dei diritti".
Tra gli appuntamenti organizzati dall'associazione ha acquisito particolare importanza il workshop di Venezia, un appuntamento ormai annuale, mentre è sempre più attiva la partecipazione all'Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa (http://www.europeanrights.eu/).
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