Le riflessioni di Magistratura democratica

Il diritto di riunirsi e di manifestare: bilanciamenti, regole, senso di responsabilità


Magistratura democratica è un’associazione di magistrati che fa del suo interrogarsi su quale sia il modo migliore di dare difesa ai diritti la sua carta d’identità. In quest’ottica si propone di analizzare i fenomeni prima che si trasformino in processi, affinché il processo non si traduca nel solo luogo di distribuzione di colpe e di ragioni.


Ed allora, alla notizia degli scontri in piazza, tra giovani e giovanissimi e forze di polizia, ci è sembrato giusto interrogarci in modo composito e non solo tra di noi. I valori in gioco, e non svendibili, perché garantiti dagli art. 17 e 21 della Costituzione, sono, da un lato, il diritto di manifestare in pubblico dei cittadini, purché pacificamente e senza armi, con solo onere di preavviso all’Autorità di pubblica sicurezza, e dall’altro la necessità di evitare che il conflitto sociale, che sta alla base del dissenso, sia etichettato solo come un problema di ordine pubblico gravante sulle spalle del poliziotto di turno, magari all’ennesimo turno sottopagato. D’altronde sulla stessa scelta costituzionale che tutela il diritto a manifestare si fonda il riconoscimento costituzionale del diritto di critica e di democratica opposizione al pensiero di maggioranza.

Per fare questo, tuttavia, se da un lato sono criticabili talune forme di uso della forza, di fronte a folle non belligeranti, dall’altro occorre disinnescare la logica della contrapposizione tra le forze di polizia e le piazze.
La violenza a “viso coperto”, al di là che la copertura provenga dall’essere folla o che derivi da un casco, ha come principale obiettivo, da contrastare, quello di deumanizzare l’avversario e ciascuno sente affievolirsi la responsabilità individuale per ciò che sceglie di fare. 

Le risposte a questi meccanismi possono ospitare tante variegate opzioni: dal rafforzamento dei sistemi di individuazione delle responsabilità dei singoli valevoli per entrambi i fronti (videocamere, segni identificativi) al dialogo preventivo tra polizia e manifestanti.

Magistratura democratica investe le proprie energie nell’opzione data dalla comprensione di fenomeni così complessi attraverso la conoscenza dei differenti punti di vista che agitano questi temi. Per stimolare il confronto su questo tema con tutti gli attori, dopo l’intervento del segretario nazionale dei lavoratori di polizia Silp-Cgil, Daniele Tissone, vi proponiamo questa intervista ad Andrea Natale, membro dell’Esecutivo nazionale di Md.

31/03/2022

Articoli Correlati

Eventi

Lo sguardo dell'inizio: una ricerca sulla giovane magistratura

Aversa, 7 giugno 2024, ore 15.00
Tribunale di Napoli Nord
Piazza Trieste e Trento 27 - Sala "Rosario Livatino

Eventi

I test psicoattitudinali per i magistrati - utile strumento di selezione o mortificante dispositivo di controllo?


La riforma che impone, per l’accesso in magistratura, una valutazione psicoattitudinale, ha suscitato reazioni unanimemente negative. Non solo da parte dei magistrati, additati come potenziali squilibrati; ma anche dagli accademici e dai professionisti che si occupano di psicologia.

Report primo incontro

Lo sguardo dell’inizio: una ricerca sulla giovane magistratura - 17 maggio 20204, Reggio Calabria


È partito da Reggio Calabria, lo scorso 17 maggio 2024, il ciclo di presentazioni sul territorio nazionale del n. 4 del 2023 di Questione giustizia, la rivista trimestrale promossa da Magistratura democratica, dedicato interamente alla ricerca sulla giovane magistratura commissionata al Prof. Claudio Sarzotti ed al gruppo da lui coordinato facente capo al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Una ricerca essenzialmente “qualitativa” che si è rivolta ad un campione di sessanta magistrati individuato tra coloro che hanno fatto ingresso tra il 2013 e il 2023, tramite una serie di interviste individuali e tre “focus groups” seguiti e coordinati dalla dott.ssa Costanza Agnella dello stesso Dipartimento.

2'Md

Il privilegio di poter parlare di diritti


Video realizzato in occasione della manifestazione per la pace del 9 marzo 2024 a Roma.

2'Md

Diventare cittadino italiano


Mbaye Diongue, cittadino italiano di origine senegalese, parla del significato del percorso compiuto verso la cittadinanza.