
La decisione
Il segretario si autosospende
Piergiorgio Morosini, segretario generale del gruppo, ci ha comunicato ieri formalmente che in questo momento non è in grado di far fronte agli impegni che tale incarico comporta. L'assegnazione, quale gup, del c.d. "processo trattativa" (Bagarella + 11) richiede un lavoro assorbente per l'eccezionale difficoltà e complessità che presenta, a fronte del brevissimo tempo a disposizione. L'esecutivo del gruppo ha preso atto della decisione e, a termini di statuto, ho già convocato il consiglio nazionale. Comprendiamo di trovarci in presenza di una situazione "extra ordinem", che richiede a Piergiorgio di dare priorità all'impegno istituzionale e di concentrarsi sul lavoro di un ufficio complesso e oggi in prima linea. Siamo sicuri che il gruppo ha le risorse per affrontare una situazione del tutto inattesa e che Piergiorgio saprà gestire al meglio anche questa vicenda professionale.
Luigi Marini
LA LETTERA
Caro Presidente,
come avevo anticipato a te e all'esecutivo, con provvedimento del 25 luglio 2012 sono stato designato giudice della udienza preliminare del processo Bagarella Leoluca + 11 (cosiddetto "Trattativa tra Stato e mafia").
Ho cominciato, da subito, ad esaminare il relativo fascicolo e, in data 31 luglio, ho provveduto a fissare l'udienza preliminare per il giorno 29 ottobre 2012.
Ebbene, dopo oltre un mese di lavoro e di lettura delle carte processuali, posso affermare, senza timore di smentita, che si tratta di un procedimento professionalmente assai impegnativo per l'entità dell'incartamento (oltre 100 faldoni), la tipologia delle imputazioni, la natura eterogenea delle fonti di prova, le questioni di fatto e di diritto che potenzialmente possono essere sollevate dalla parti.
Si tratta di un processo "extra ordinem", peraltro oggetto di straordinaria attenzione pubblica, che, per essere doverosamente affrontato con scrupolo e definito in tempi ragionevoli, richiede grande dedizione e concentrazione sin da queste prime battute preparatorie.
Peraltro, a differenza dei magistrati impegnati nella indagini, che hanno avuto modo di seguire "passo dopo passo" la formazione del fascicolo dell'udienza preliminare, il giudice viene a conoscenza degli atti solo dopo la richiesta di rinvio a giudizio.
Per questi motivi, chiedo a te e ai componenti dell'Esecutivo di Magistratura democratica di valutare con una attenzione particolare questa situazione vista la mia posizione di Segretario Generale.
In altri termini, già il carico di lavoro di un giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo comporta per il sottoscritto grandi difficoltà a portare avanti l'incarico di Segretario Generale per un periodo superiore ai due anni, motivo per il quale già vi avevo espresso serie perplessità sulla possibilità di ricandidarmi a quella carica associativa; ma su tale situazione ora incombe un ulteriore gravoso compito istituzionale che renderebbe assai complicato uno svolgimento efficace ed effettivo del ruolo di rappresentante del gruppo.
Proprio con riferimento a tale ultimo aspetto, permettimi di ricordare, Presidente, che, nei prossimi mesi, abbiamo scadenze importanti e appuntamenti di notevole importanza per la nostra associazione. Ne ricordo alcuni di particolare urgenza: le prime assemblee di Area, le iniziative pubbliche su "processo e garanzie", sui rapporti tra "magistratura e politica" e sulla evoluzione delle relazioni industriali, la preparazione del congresso già fissato per la fine di gennaio e gli inizi di febbraio.
Come è noto a tutti, il ruolo di Segretario Generale, al di là delle specifiche scadenze statutarie, si svolge anche attraverso continue trasferte "fuori sede", lunghe riunioni e una particolare duttilità quotidiana per la preparazione di documenti e interventi pubblici.
In altri termini, uno scrupoloso espletamento dell'impegno istituzionale, che naturalmente ha la priorità su ogni altro impegno di natura extra-giurisdizionale, mi sembra difficilmente compatibile con un efficace svolgimento dei compiti di rappresentanza del gruppo associativo a cui aderiamo.
Pertanto ritengo indispensabile nell'interesse del gruppo che io mi autosospenda con decorrenza immediata dalle funzioni di Segretario generale sino al termine del processo che mi è stato assegnato.
Sono convinto che Tu e l'esecutivo comprendiate e condividiate le ragioni della mia decisione e che, con il contributo di tutti, potrà superarsi questa straordinaria contingenza.
Palermo, 14 settembre 2012
Piergiorgio
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