
Caporalato
Latina, ancora un atto di intimidazione contro Marco Omizzolo
Marco Omizzolo, sociologo con docenze in varie università italiane, è un ricercatore sul campo, che, partecipando personalmente come salariato in agricoltura nelle serre dell’agro pontino, ha sperimentato e portato alla luce un sistema di importazione di manodopera proveniente dal Punjab gestito dai caporali.
Ha raccontato e dimostrato come questo sistema riduce in condizioni di schiavitù donne e uomini, attratti dalla prospettiva di migliorare le loro condizioni di vita, e costretti a prestare la loro opera per 10-12 ore al giorno, in spregio a qualsiasi regola di sicurezza ed igiene, con paghe orarie di 2 o 3 euro, dovendo anche sostenere i costi che gli stessi caporali impongono per il trasporto sui campi, per il cibo, per l’acqua, per un letto in qualche tugurio.
Marco Omizzolo ha denunciato con la CGIL e le associazioni In Migrazione, Medici senza Frontiere, Medici per i Diritti Umani e Amnesty International, le condizioni inumane di sfruttamento delle donne e degli uomini che lavorano nell’agro pontino.
Nei giorni scorsi ha subito l’ennesima intimidazione: ruote dell’auto squarciate, parabrezza rotto, cofano sfondato, fiancata sfregiata.
Nel chiederci come mai nel contrasto ad un fenomeno illegale, anche di rilievo penale, così grave ed esteso non vi sia una presenza forte e costante dello Stato, attraverso le forze dell’ordine e gli enti preposti al controllo sulla sicurezza del lavoro e sul rispetto delle regole poste a tutela della incolumità, della salute e della dignità dei lavoratori, esprimiamo a Marco, perché non sia solo a presidiare la legalità, tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio, dichiarandoci al suo fianco nel praticare il dovere civico di denuncia e di azione contro ogni sopruso e contro ogni deviazione dal rispetto dei diritti fondamentali.
Articoli Correlati
dal Cdc dell'11 settembre 2023
La restaurazione mascherata, l'ANM, Magistratura democratica
L’ANM ha mosso i primi passi contro la riforma costituzionale all’esame del parlamento - più una restaurazione che una riforma - venti giorni fa, quando MD ha chiesto agli altri gruppi di discutere al CDC del 9 settembre le iniziative dell’ANM sul punto.
Le iniziative, appunto, perché un documento di contrarietà al contenuto dei testi in discussione era già stato approvato mesi prima all’unanimità.
Editoriale
Vento d'autunno
La nostra Newsletter del 17 luglio scorso era aperta da un editoriale intitolato “L’onda di luglio”, dedicato a vicende consiliari che avevano suscitato sconcerto.
Comunicati
I suicidi nelle carceri
Grande dolore, angoscia e forti preoccupazioni, è quanto ha registrato Psichiatria Democratica nel Paese a seguito delle tragiche morti avvenute nelle carceri italiane in questi ultimi giorni. Tre vite spezzate richiamano Governo e Parlamento a passare dai rituali e generici annunci di interventi ad atti concreti capaci di affrontare – in maniera organica – tutte le problematiche relative alla detenzione.
Editoriale
L'onda di luglio
La nomina di un direttivo a Firenze, la non conferma di un semidirettivo a Catanzaro: non sono episodi singoli da discutere nell’immediatezza e poi archiviare.
Comunicati
Se la “criticità” è la libertà
La mancata conferma di un magistrato semidirettivo di indiscusse capacità professionali