
Associazione Nazionale Magistrati
La nuova Giunta unitaria
Con la ritrovata unità associativa si è realizzato un obiettivo che in questi mesi abbiamo sempre indicato come prioritario per avviare un percorso di profondo rinnovamento, in grado di coinvolgere e mettere in gioco tutta la magistratura associata in un progetto comune e condiviso: quello di dare linfa ad una nuova etica professionale e di ricostruire una comune identità collettiva, basata sui valori della Costituzione.
L’elezione della giunta unitaria e del suo Presidente apre una nuova fase di difficili sfide per tutta la magistratura associata.
A tutti i nuovi eletti e a Giuseppe Santalucia assicuriamo il nostro sostegno, fiduciosi che possa proseguire l’azione di rinnovamento avviata dalla giunta uscente. A Luca Poniz siamo tutti grati per la fermezza e la capacità con cui ha guidato l’ANM, facendosi interprete delle istanze di netta cesura con il passato in uno dei momenti più bui della sua storia, rappresentato dal cd. scandalo delle nomine.
Consideriamo la ritrovata unità associativa un risultato importante: si è realizzato un obiettivo che in questi mesi abbiamo sempre indicato come prioritario per avviare un processo di profondo rinnovamento, che sappia indagare sulle cause più profonde della crisi, coinvolgendo e mettendo in gioco tutta la magistratura associata.
Riteniamo, per questo, che l’unità associativa non sia un punto di arrivo, ma l’inizio della fase in cui dovremo dimostrare – con i fatti – la nostra capacità di rigenerazione e di ricostruzione di una comune identità collettiva: quella di una magistratura che si ritrova intorno ad una nuova etica professionale e che ridefinisce la sua fisionomia nella visione e nei valori della Costituzione.
Siamo consapevoli delle difficoltà di questo percorso e della necessità di sostenere, con un dibattito vigile e attento, l’azione delle nostre rappresentanze.
Ci impegniamo ad essere presenti e a dare sempre il nostro contributo, come in questi mesi abbiamo cercato di fare, nella convinzione che soltanto nel pluralismo delle idee e delle visioni possa costruirsi un autentico e positivo percorso unitario.
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