Zona rosso-cuore
Riduciamo le distanze "sociali" tra pubblico e privato
La raccolta di fondi organizzata dalla cooperativa sociale MAG delle Calabrie è finalizzata al sostegno delle famiglie e delle imprese della regione Calabria, la cui situazione finanziaria, già fortemente in crisi, è peggiorata a causa degli effetti dell'epidemia da Covid-19. Sono molte, infatti, le famiglie a rischio povertà che, indotte a ricorrere a canali di credito informali e pericolosi, rischiano di cadere nella rete dell’usura.
Nel solco di una pluriennale attenzione alla tutela dei diritti fondamentali e, più in generale, alle posizioni dei più deboli, la Sezione Reggio Calabria di Magistratura democratica aderisce e sostiene l’iniziativa della cooperativa sociale MAG delle Calabrie, che nel momento di profonda crisi economica in cui versano numerose famiglie, quale effetto dell’epidemia da Covid-19, in ossequio al principio di solidarietà che informa non solo la Carta costituzionale, ma ancor prima la cultura e la sensibilità del popolo italiano, ha promosso una raccolta di fondi, per consentire a chi ne abbia la possibilità di offrire un contributo a vantaggio di quanti, improvvisamente trovatisi sprovvisti di fonti di reddito, possano sostenersi in vista del momento in cui potranno riassumere le attività forzosamente interrotte.
Contribuire è semplice! Accedi all’area dedicata attraverso il link di seguito riportato ed effettua la donazione!
Un sentito grazie a quanti intenderanno partecipare all’iniziativa.
Articoli Correlati
Comunicati
Magistratura democratica sulla nomina del Garante dei diritti delle persone private della libertà
Apprendiamo dalla stampa che il Consiglio dei ministri ha deliberato la nomina del nuovo Garante dei diritti delle persone private della libertà. La scelta è ricaduta sulla persona di Riccardo Turrini Vita, la cui conoscenza del mondo del carcere è fuori discussione.
La questione che ci sentiamo di sottolineare con urgenza è un’altra ed è davvero delicata.
Comunicati
DDL 1660. Se la scelta repressiva alimenta l’insicurezza e la distanza dalle istanze sociali.
In questi giorni è all’attenzione della Camera dei deputati il DDL 1660 [Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario], di iniziativa governativa [proponenti i ministri Crosetto, Nordio, Piantedosi].
Domani potrebbe essere qualunque magistrato
Il caso di Emilio Sirianni
Il mancato riconoscimento della settima valutazione di professionalità a Emilio Sirianni, a causa delle opinioni personali e politiche dallo stesso espresse in conversazioni private intercorse con un conoscente e intercettate nell'ambito di un procedimento penale avviato nei confronti di quest’ultimo, mette in crisi le libertà costituzionali fondamentali che in uno stato democratico sono riconosciute a tutti i cittadini, magistrati inclusi.
Comunicati
Nuovo scandalo al Consiglio Superiore della Magistratura. Come ritrovare la fiducia nell’istituzione?
Le ultime cronache provenienti dal CSM ci restituiscono crude immagini che costituiscono ulteriore dimostrazione della pericolosa china che stanno percorrendo il sistema di governo autonomo della magistratura e la nostra democrazia: un giudice disciplinare che parla riservatamente con un’incolpata (magistrata, che, inopinatamente, cerca – e, altrettanto inopinatamente, ottiene – un contatto riservato con il “suo” giudice); che si mostra sensibile alle segnalazioni di altri componenti del CSM; che si mostra sensibile alle segnalazioni di “amici degli amici”; che si spinge a rappresentare la disponibilità a usare un occhio di riguardo, per quanto possibile; che esplicitamente afferma di violare il segreto della camera di consiglio.
Comunicati
Ultime nuove in materia penale, tra vuoti selettivi di tutela e misure dannose per i processi e per gli obiettivi del PNRR
Giunge ad un triste epilogo l’epopea, nel diritto penale italiano, del delitto di abuso d’ufficio.
L’articolo 323 del codice penale sin dal 1990 ha subito modifiche che, oltre a intervenire in maniera oscillante sul trattamento sanzionatorio, lo hanno ridefinito più volte nei suoi elementi essenziali. La norma di chiusura nella tutela penale del bene pubblico ha avuto vita non facile.