Comunicati
Scandaloso paragonare casi Narducci-Miller
ROMA - L’avvio
della istruttoria disciplinare presso l’ANM nei confronti dei
magistrati Arcibaldo Miller e Giuseppe Narducci è una decisione
autonoma del collegio dei probiviri, che eventualmente sarà oggetto
di valutazione da parte del Comitato direttivo centrale dell’ANM.
Allo
stato appare scandalosa la modalità con quale i mezzi di
informazione hanno diffuso questa notizia, ponendo sullo stesso
piano condotte e situazioni assolutamente non comparabili.
Al
di là dei profili disciplinari per l’ANM, accomunare le due
posizioni significa spostare l’attenzione dal vero problema che sta
vivendo la magistratura italiana di questi tempi, ossia la presenza
al vertice dell’Ispettorato di un magistrato costretto ad astenersi
in numerose attività rilevanti e delicate.
Inoltre,
sappiamo che il Comitato direttivo centrale sin dal luglio del 2010
aveva sollecitato l’intervento del collegio dei probiviri al fine
di valutare la eventuale rilevanza disciplinare dei comportamenti dei
colleghi coinvolti nella vicenda giudiziaria denominata "P3".
Allo stato, viceversa, non si comprende quale sia stata la genesi della iniziativa nei confronti del collega Giuseppe Narducci. Sarebbe importante conoscerla anche ai fini della individuazione della responsabilità di quella azione.
Piergiorgio Morosini (Segretario Generale di Magistratura Democratica)
Articoli Correlati
Domani potrebbe essere qualunque magistrato
Il caso di Emilio Sirianni
Il mancato riconoscimento della settima valutazione di professionalità a Emilio Sirianni, a causa delle opinioni personali e politiche dallo stesso espresse in conversazioni private intercorse con un conoscente e intercettate nell'ambito di un procedimento penale avviato nei confronti di quest’ultimo, mette in crisi le libertà costituzionali fondamentali che in uno stato democratico sono riconosciute a tutti i cittadini, magistrati inclusi.
Comunicati
Nuovo scandalo al Consiglio Superiore della Magistratura. Come ritrovare la fiducia nell’istituzione?
Le ultime cronache provenienti dal CSM ci restituiscono crude immagini che costituiscono ulteriore dimostrazione della pericolosa china che stanno percorrendo il sistema di governo autonomo della magistratura e la nostra democrazia: un giudice disciplinare che parla riservatamente con un’incolpata (magistrata, che, inopinatamente, cerca – e, altrettanto inopinatamente, ottiene – un contatto riservato con il “suo” giudice); che si mostra sensibile alle segnalazioni di altri componenti del CSM; che si mostra sensibile alle segnalazioni di “amici degli amici”; che si spinge a rappresentare la disponibilità a usare un occhio di riguardo, per quanto possibile; che esplicitamente afferma di violare il segreto della camera di consiglio.
Comunicati
Ultime nuove in materia penale, tra vuoti selettivi di tutela e misure dannose per i processi e per gli obiettivi del PNRR
Giunge ad un triste epilogo l’epopea, nel diritto penale italiano, del delitto di abuso d’ufficio.
L’articolo 323 del codice penale sin dal 1990 ha subito modifiche che, oltre a intervenire in maniera oscillante sul trattamento sanzionatorio, lo hanno ridefinito più volte nei suoi elementi essenziali. La norma di chiusura nella tutela penale del bene pubblico ha avuto vita non facile.
Comunicati
Ancora. E fino a quando?
La dura protesta dei detenuti del carcere di Sollicciano di ieri segue la notizia del cinquantunesimo suicidio dall’inizio dell’anno di una persona ristretta. In questo caso si tratta di un ragazzo di venti anni originario del Marocco e, come negli altri casi, si tratta di una vita, la cui dignità e integrità fisica e morale - prima ancora del recupero sociale - sono state affidate allo Stato.
Comunicati
Per Satnam Singh e tutti gli altri e le altre
Magistratura democratica aderisce alla manifestazione indetta dalla Cgil e da molte associazioni della società civile per il 6 luglio 2024 a Latina, in seguito alla morte di Satnam Singh, una morte terribile e inaccettabile.