Un grave attacco alla difesa collettiva dei diritti e alla democrazia costituzionale

Il violento assalto alla sede nazionale della CGIL, operato ieri da formazioni di estrema destra, rappresenta una grave ferita per la democrazia costituzionale: un colpo inferto alla difesa collettiva dei diritti e alle conquiste di chi ha sempre lottato per la sicurezza sul lavoro e l’emancipazione dei lavoratori dallo sfruttamento. Magistratura democratica esprime tutta la sua vicinanza alla CGIL, avvertendo al contempo il pericolo che gruppi organizzati di stampo squadrista, attraverso azioni violente come quelle verificatesi ieri a Roma, possano prendere il controllo del malcoltento.

Le immagini dell’attacco alla sede centrale della CGIL da parte di un folto gruppo di manifestanti provenienti dalla vicina Piazza del Popolo, dove poco prima migliaia di persone, riunite per contestare l’obbligatorietà del Greenpass, avevano accolto calorosamente chi inneggiava “oggi ci prendiamo Roma”, rendono ormai evidente la matrice fascista che ha guidato la protesta.

Un dissenso finora espressosi attraverso manifestazioni pacifiche rischia così di essere cavalcato da formazioni di estrema destra, che hanno obiettivi del tutto diversi dalla tutela del lavoro e delle libertà costituzionali.

Attaccando il più grande sindacato dei lavoratori si è infatti voluto colpire la stessa idea di difesa collettiva dei diritti e le conquiste di chi ha sempre lottato per la sicurezza sul lavoro e l’emancipazione dallo sfruttamento; si è voluto affermare, con la violenza, una concezione di libertà che è la negazione stessa di quella scolpita nella nostra Costituzione, ove la dignità di ogni individuo è tale se ne è garantita la libertà dai bisogni e la partecipazione al benessere comune.

Magistratura democratica, da sempre attenta alle posizioni critiche che provengono dalla società, coglie il pericolo che, attraverso azioni come quelle verificatesi ieri a Roma, possano prendere il controllo del malcoltento gruppi organizzati di stampo squadrista ed esprime la sua vicinanza alla CGIL.