Comunicati

La Scuola che verrà

Il rinnovo del Comitato direttivo della Scuola della Magistratura rappresenta, per il CSM, un passaggio importante. Tramite la scelta di sei magistrati e di un professore, infatti, il Consiglio concorre a dare concretezza alla visione che ha della Scuola e della formazione.

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Memorandum con la Libia e rispetto del diritto internazionale

Sulla base di questo accordo, l’Italia continua a finanziare i centri di detenzione e la Guardia costiera libica, proseguendo nella politica di esternalizzazione delle frontiere e rischiando, così, di aumentare sempre più i pericoli cui sono esposte le persone vulnerabili che attraversano quel paese.

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Sull’intervista di Antonello Racanelli

Nell’intervista al segretario di Magistratura Indipendente la prospettiva fuorviante dell’apoliticità, coniugata a una sostanziale omogeneità alle posizioni della maggioranza di governo

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Md sul processo a Murat Arslan

Riportiamo la comunicazione pubblicata sulla pagina dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. “La condanna del giudice Arslan costituisce un serio e grave attacco all’indipendenza della magistratura”

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Né Rosso né bigio ma giusto

È gravissimo che su quotidiani on line, incredibilmente ripresi da testate nazionali, sia stato pubblicato (con nomi cognomi e qualifiche professionali) un elenco di oltre 6.000 magistrati che prestano servizio presso gli uffici giudiziari italiani i quali sarebbero, incredibilmente, tutti iscritti a Magistratura Democratica

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Luci e ombre del cd «decreto dignità»

Negativa la scelta di non toccare effettivamente l’impianto del contratto a tutele crescenti e negativa la reintroduzione dei voucher in settori ad alto rischio di abuso come l’agricoltura. Positivo l’accento sulla «dignità» dei lavoratori da garantire sottraendola alla concorrenza al ribasso sul costo del lavoro e la reintroduzione di taluni limiti al contratto a termine. Necessario andare oltre perché le norme di legge non sono sufficienti a garantire l’effettività dei diritti e la dignità del lavoro e del lavoratore in assenza di un sistema di controlli effettivo.

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