Documento della Sezione della Corte di Cassazione

È sempre più evidente, a chi guardi nel suo complesso quello che si muove a livello globale nella politica e nella società, la percezione della reversibilità di quel processo di crescente affermazione dei diritti fondamentali e dei valori che noi abbiamo la fortuna di vedere tutti enunciati nella Carta costituzionale, processo che credevamo invece inarrestabile, sia pure con cadute, incertezze e deviazioni di percorso.

È l'orizzonte all'interno del quale collocare il prossimo Congresso di Magistratura democratica, come ci ha ricordato Maria Rosaria Guglielmi nella sua relazione, che richiama necessariamente il ruolo e l'elaborazione della magistratura e che recupera l'inscindibile legame, tra identità della persona, dignità e vita; senza distinzioni di etnia, di religione, provenienza, misurate con il diario, anche drammatico, delle drastiche trasformazioni che stiamo vivendo. E per fare questo occorre ricucire, a tutti i livelli, il filo dell'uguaglianza e della solidarietà. La matrice della dignità, in coerenza con il messaggio della nostra Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, deve tornare ad essere l'elemento costitutivo dell'identità personale.

In questa prospettiva è importante per Magistratura democratica, promuovere una sua rinnovata immagine, capace di vivere e anticipare, come spesso nella sua storia è riuscita a fare, soluzioni importanti, che si muovono secondo una cultura, di tutti noi, della giurisdizione, che valorizza l'idea di una giurisprudenza diffusa, ma osmotica, dialogante, non gerarchica, finalizzata all'attuazione del modello costituzionale. Capace di affermarsi all'interno di una comune cultura dei diritti fondamentali in una sintesi di pensiero con AreaDG. La relazione congressuale colloca la sua analisi all'altezza di questa sfida e perciò l'assemblea si è unanimemente riconosciuta in essa.

Precondizione per il corretto esercizio della funzione giudiziaria è l'indipendenza del giudice. Non a caso ad essa e alla persona di Murat Arslan è dedicato simbolicamente il nostro congresso. La stessa è (fino ad) oggi assicurata pienamente dalla Costituzione e dalle leggi attuative. L'autonomia e l'indipendenza della magistratura si posano su un solo, fondamentale pilastro: la nostra Carta costituzionale.

La magistratura che non si rassegna e continua a riconoscersi appieno nella Carta fondamentale e nei suoi valori deve essere protagonista insieme e all'interno di AreaDG, in questa stagione. Per questo deve essere forte e coesa; aperta al pluralismo e al dialogo, al suo interno e con gli altri; consapevole della delicatezza del proprio ruolo. In questa prospettiva condividiamo il documento della Sezione ligure di Magistratura democratica.

Sui magistrati, soprattutto di merito, ricade il peso della risposta immediata alle vecchie e alle nuova istanze di giustizia e il compito dell'applicazione di una legislazione spesso contraddittoria e sempre più punitiva, e tanti di loro hanno dimostrato saldezza di principi e nessuna soggezione. La magistratura di legittimità ha però la responsabilità di salvaguardare per tutti, attraverso la nomofilachia, la trama dei valori sottesi alla giurisdizione. La Corte è stata capace più volte di dare risposte alte in termini di tutela dei diritti fondamentali in settori difficili, normativamente incerti o controversi; non ha avuto timore di decisioni che sarebbero risultate sgradite al potere o impopolari, in questa direzione occorre che anche nelle scelte organizzative future dovranno essere privilegiate le opzioni funzionali a innalzare la capacità di una risposta qualitativamente elevata e significativa per la giurisdizione nel suo complesso.

Occorre, nell'ambito delle nostre competenze, rilanciare una idea di Europa che integri i cittadini e poi gli Stati. Una visione di una Europa sociale che passi attraverso il rispetto dei diritti civili di tutti, la solidarietà e la comune partecipazione. Oggi è lontana l'Europa dei popoli, ma una idea di Europa che non sia quella dei suoi detrattori, è necessaria. E l'impegno di Magistratura democratica in Medel è nel segno di questo obiettivo. Una forza di pensiero che deve saper raccogliere il messaggio che ci viene dalla crisi di autonomia ed indipendenza di molte magistrature europee. Dalla Serbia, alla Polonia, alla Romania, all'Ungheria e, ai nostri confini, alla Turchia.

La Corte di cassazione è fondamentale in questa ottica, in cui l'affermarsi di una dimensione sovranazionale del diritto ha mutato le coordinate di riferimento, con un cambio di prospettiva della funzione di garantire la prevedibilità delle decisioni, proprio perché "giuridicamente obbligata" a garantire, anche, l'uniforme interpretazione della legge, come reinterpretata alla luce della Cedu e delle altre Carte dei diritti fondamentali.

Una Corte di legittimità che, peraltro, come qualunque altro giudice, è chiamata a misurarsi con i temi dell'arretrato, dei flussi, della produttività, della difficoltà di gestione del numero di sentenze e della complessa qualità di “precedenti vincolanti”; cui sono richiesti impegni lavorativi che rischiano di scontare il limite dell'anelasticità di qualsiasi miglioria di carattere organizzativo. Con il pericolo che venga compromessa l'autorevolezza del ruolo e della sua funzione.

Nell'associazionismo giudiziario Md da sempre ha cercato di rappresentare i valori più avanzati della giurisdizione; da qualche anno ha intrapreso, in AreaDG e con AreaDG, un cammino originale, in alcuni passaggi difficile, ma credibile e stimolante, nella convinzione profonda che la molteplicità degli apporti ad un progetto comune nell'associazione e nella rappresentanza sia possibile senza dover rinunciare ad esistere.

Nella relazione congressuale è ben rappresentato il cammino percorso e l'irreversibilità della scelta compiuta, ma anche le ragioni della necessaria continuazione dell'azione di Magistratura democratica.

In questa prospettiva riteniamo importante che Magistratura democratica coltivi fruttuosamente il rapporto con AreaDG, che, insieme, si parli della Corte di cassazione, in una stagione di riforme che sappiano mantenere la specificità ed il ruolo della Corte come disegnato dalla nostra Carta costituzionale, di giudice di ultima istanza e dei conflitti di giurisdizione.

È possibile, dunque, scrivere ancora una pagina nuova. Con forza, oggi, è necessario spiegare ancora l'insieme dei valori e delle convinzioni che lega la magistratura ad una convivenza civile. Che sappia parlare a tutti, e in particolare ai giovani magistrati, con lo spirito critico della sua storia, della sua esperienza ma anche dell'idea di AreaDG, dentro la quale partecipa e lavora lealmente; proprio perché quel processo sta andando avanti ed è in grado di produrre buoni frutti, le ragioni della presenza di Magistratura democratica trovano ulteriore legittimazione. La realtà associativa che andiamo costruendo sarà tanto più autorevole e salda quanto più sarà capace di fare propri e ricondurre a sintesi i contributi specifici di cui è portatrice nel suo complesso, indispensabili al processo di crescita complessivo sia all'interno della magistratura che nel suo rapporto con la società, di cui Magistratura democratica è da sempre interlocutrice importante e preziosa.

 

13 febbraio 2019 – data Assemblea

17 febbraio 2019 – data deposito documento