Condanna all'Italia

Carcere Cedu

Condanna all'Italia

di Esecutivo di Magistratura Democratica
"Trattamento inumano"

Pubblichiamo un commento di Marcello Bortolato, magistrato di sorveglianza, sulla sentenza con la quale la Corte Europea dei diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per il sovraffollamento delle carceri. Il tema sarà ripreso in occasione del Congresso di Md, durante la sessione dedicata al carcere. A margime sarà proiettata una selezione del webdoc "Inside Carceri" realizzato da Antigone e Next New Media, di cui anticipiamo un video sul carcere di Sollicciano, Firenze

di MARCELLO BORTOLATO

Trattamento inumano. Con questo verdetto la Corte europea dei diritti umani ha condannato il nostro Paese a pagare 100 mila euro per danni morali a sette detenuti nelle prigioni di Busto Arsizio e di Piacenza. La sentenza è stata resa nota lunedì, ma era attesa. L'Italia è stata invitata, inoltre, a porre rimedio immediatamente al sovraffollamento carcerario.

Ma la novità più importante è che la Corte invita il nostro Paese a dotarsi, entro un anno, di un sistema di ricorso interno che dia modo ai detenuti di rivolgersi ai tribunali italiani per denunciare le proprie condizioni di vita nelle prigioni e avere un risarcimento per la violazione dei loro diritti. A dire il vero questo ‘tribunale’ esiste già: è la Magistratura di sorveglianza, basterebbe per esempio attribuire efficacia esecutiva alle sue decisioni in materia di violazione dei diritti ovvero dotarla di strumenti e risorse efficaci.

Anche per l’importo del risarcimento (ben 100.000 euro) il tema è davvero serio e soprattutto da oggi sarà ‘vietato fare campagna elettorale sulla pelle dei detenuti’ come ha subito il Ministro Severino che si è detta 'avvilita ma non sorpresa', confermando ancora di più la gravità della situazione.

Nei programmi elettorali in materia di giustizia ci si dovrà dunque aspettare che venga inserita una proposta efficace da attuare entro un anno per rispondere alla CEDU perché ‘lo vuole l’Europa’ come spesso si è fatto da anni per altre questioni. In attesa di leggere le motivazioni è questa l’occasione per ora di ricordare ancora una volta le reiterate denunce sulle drammatiche condizioni di sovraffollamento in cui versano gli istituti penitenziari italiani. 

(09/01/2013)

09/01/2013

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