Solidarietà a Palermo e Caltanissetta

Comunicato Area

Solidarietà a Palermo e Caltanissetta

di Esecutivo di Magistratura Democratica
Disciplinare a doppia velocità

Area  è da sempre al fianco dei magistrati impegnati nel difficilissimo compito di difendere e affermare la legalità contro le mafie, i quali affrontano enormi sacrifici e gravissimi rischi personali, e rimarca la pericolosità di certe inutili polemiche che hanno il solo risultato di indebolire la credibilità dell’attività di contrasto al fenomeno mafioso. Anche per questo desideriamo oggi esprimere con forza tutta la nostra solidarietà ai magistrati di Palermo e di Caltanissetta per le gravissime minacce che sono state loro rivolte.


Abbiamo a volte dissentito con alcune scelte dei colleghi di Palermo, in particolare nei rapporti con la stampa, ma questo non può mettere in nessun modo in dubbio la stima e la solidarietà nei confronti di magistrati impegnati nel difficilissimo compito di affermare la legalità, a tutti i livelli, in terra di mafia.


E anche per questo esprimiamo il nostro disagio per alcune iniziative disciplinari recentemente assunte. Non è nostra intenzione interferire nel merito di tali iniziative, sulle quali sarà chiamato a decidere il giudice competente, ma non possiamo non sottolineare il disagio che deriva da iniziative disciplinari a doppia velocità, tanto pronte e inesorabili in taluni casi, quanto sonnacchiose e prudenti in altri, che a noi sono apparsi ben più gravi e meritevoli di attenzione perché riguardanti o comportamenti che sollevano dubbi sulla moralità del magistrato,  o responsabilità di dirigenti degli uffici giudiziari su cui l’opinione pubblica ha giustamente invocato chiarezza. 


Anna Canepa               segretario generale Magistratura democratica

Nicola Di Grazia           segretario Movimento per la Giustizia-Art. 3

Antonella Magaraggia Presidente del Movimento per la Giustizia-Art. 3 

Luigi Marini                  Presidente Magistratura democratica


(8 aprile 2013)

08/04/2013

Articoli Correlati

Comunicati

25 Aprile, Costituzione, giurisdizione


Il fascismo fu anche giurisdizione.


Fu il Tribunale speciale per la difesa dello Stato istituito nel 1926 (e ricostituito nella Repubblica sociale italiana) che inflisse agli antifascisti decine di migliaia di anni di reclusione, confino, sorveglianza speciale di polizia.


Fu il “servile e osannante conformismo” (parole di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente) condiviso da una parte della magistratura e da buona parte delle “alte magistrature” immortalate nella cronaca dell’apertura dell’anno giudiziario del 1940 mentre acclamano il duce che riceve i capi degli uffici giudiziari a Palazzo Venezia.


La democrazia costituzionale esige che il quadro normativo che regola lo svolgimento della funzione giusrisdizionale non diventi lesione del ruolo costituzionale della giurisdizione; e che, nell’intera loro attività, i magistrati riescano a “essere la Costituzione” rifiutando il conformismo, non nelle sue ultime e drammatiche esternazioni ma sin dalle sue prime manifestazioni.

Comunicati

La riforma del Testo unico sulla dirigenza giudiziaria: un’opportunità da cogliere senza esitazioni


Magistratura democratica, ad esito di una elaborazione collettiva del gruppo, maturata nel tempo, offre alla riflessione delle istituzioni, della magistratura associata e di tutti i magistrati e i giuristi, una riflessione sull’attuazione del decreto legislativo n. 44 del 2024.


I compiti che il CSM dovrà svolgere per attuare la riforma della dirigenza giudiziaria consentono, se lo si vorrà, di dare strumenti per la trasparenza e la leggibilità delle scelte, che valorizzando la scelta di criteri generali piuttosto che di criteri sulla singola nomina, può consentire di combattere l’indispensabile battaglia contro il carrierismo e il clientelismo da troppo tempo rimandata.

Comunicati

Garanzia o interferenza?


La giornata delle cronache del mondo giudiziario si apre con la notizia di un ulteriore episodio di voto decisivo del Vice presidente del CSM, questa volta ago della bilancia nella nomina del Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

Comunicati

Carcere e gravidanza


È di questi giorni la notizia di una giovane donna tunisina, tratta in arresto a novembre per possesso di stupefacente, sottoposta a custodia cautelare presso la Casa circondariale di Sollicciano, in stato di gravidanza e costretta dopo quattro mesi ad abortire per motivi di salute.

Giornata internazionale delle donne in magistratura, 10 Marzo 2024

MEDEL celebra la Giornata del 10 Marzo, sottolineando ancora una volta l'impegno delle donne per la giustizia e per lo Stato di diritto.


Ovunque, le donne hanno portato un cambiamento democratico all'interno dei sistemi giudiziari: una nuova idea di uguaglianza che ha favorito il progresso della cultura dei diritti; una nuova concezione dell'apertura e della rappresentatività - e una maggiore legittimità democratica - dei sistemi giudiziari in tutto il mondo.