Disastro di Barletta, il commento di Marini

Lavoro

Disastro di Barletta, il commento di Marini

di Esecutivo di Magistratura Democratica
Un patto sociale alla rovescia

Pubblichiamo di seguito il commento del presidente di Md, Luigi Marini, al tragico incidente accaduto a Barletta il 3 ottobre, quando nel crollo di un palazzo hanno perso la vita 4 operaie di un maglificio (che lavoravano "in nero" nello scantinato dell'edificio) e la figlia 14enne del titolare del laboratorio.


di Luigi Marini

ROMA -Ricordo ancora quando a fine anni ’50 le campagne della mia Toscana erano percorse da macchine con bagagliai e abitacoli straboccanti di capi di maglieria che venivano consegnati nelle case e nei garage dove “le donne” provvedevano a cucire cifre e decorazioni oppure a imbustare; e ricordo ancora nei decenni successivi gli scantinati, i garage, i piccoli capannoni abusivi dove i telai martellavano incessantemente anche 15 ore al giorno per produrre tessuti da consegnare alla “fabbrica”, al “padrone”. Tutto in nero, tutto senza assicurazione, negli anni del “boom”.

L’Italia si è arricchita ed è cresciuta, ma non ne ha approfittato per transitare come avrebbe potuto verso legalità e sicurezza, per investire nella qualità del lavoro. 60 anni dopo accadono tragedie “di sistema”, con piccoli imprenditori che comprano moto e fanno la bella vita risparmiando su tutto ciò che si può evitare di dare allo Stato (dalle tasse alla previdenza) e si può evitare di garantire ai lavoratori, trattati magari come amici e con umanità, ma sottopagati e privati di sicurezza e tutele.

Un “patto sociale alla rovescia” fa si che questo sistema vada bene a tutti, a partire da chi non reclama i diritti ed è grato a chi gli da comunque uno stipendio. Sono passati 60 anni dall’avvio del boom economico: in vaste aree del Paese legalità e garanzie sono quelle di allora, il boom è diventato crisi e non abbiamo imparato la lezione.


Luigi Marini (presidente di Magistratura Democratica)

08/10/2011

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