La Russa al congresso nazionale di Md a Napoli: “È la prima volta di un presidente del Senato”

da Repubblica - Napoli

La Russa al congresso nazionale di Md a Napoli: “È la prima volta di un presidente del Senato”


“L’associazionismo non sia riflesso di divisioni politiche, già facciamo tanti danni noi politici...” “Ho risposto a un invito molto cortese che mi onora. Credo che sia la prima volta che un un presidente del Senato partecipa a un congresso di Md”. Esordisce così Ignazio La Russa, tra le toghe di Magistratura democratica, la corrente di sinistra di giudici e pm, riunite a congresso a Napoli per discutere di “conflitti in un mondo in movimento”.


Sul palco della stazione marittima, La Russa prende la parola per un intervento di una decina di minuti stando ben attento a mantenere un profilo istituzionale, si dice “orgoglioso dell’invito perché dimostra una volontà di confrontarsi con le istituzioni più alte”, sottolinea l’importanza di “partecipazione, dialogo, l’apertura all’ascolto ad ogni livello”, rimarca “l’irrinunciabile ruolo costituzionale della magistratura” e sulle riforme sollecita un “confronto sereno scevro da ogni pregiudizio”.


La Russa ricorda un discorso del sottosegretario Alfredo Mantovano che citava una frase del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia, che indicava il magistrato come “riflesso della legge che è chiamato ad applicare” e argomenta: “Oggi Livatino sarebbe più cauto, la realtà cambia ed è giusto che i magistrati si sforzino di interpretarla”. Il presidente del Senato invita a “mettere da parte preconcetti e pregiudizi, siamo tutti chiamati a lavorare al meglio nell’interesse dei cittadini” e dice di auspicare “un’Italia più moderna competitiva, sicura, libera, giusta. E auspico che l’associazionismo, anche all’interno di una fondamentale istituzione dello Stato, sia utile a contribuire a questo scopo, non sia il riflesso delle divisioni politiche. Già ne facciamo tanti di danni noi politici, voi metteteci il rimedio, non ne aggiungere altri”, conclude. Solo in apertura La Russa si concede una digressione personale, ricordando i 40 anni da avvocato penalista e di essere passato, con la militanza nel centrodestra, da un’immagine di grande estimatore dei magistrati a quella di “mangia magistrati”. E rivela un aneddoto degli anni di Mani Pulite, quando un articolo di stampa lo aveva descritto come in buoni rapporti con l’allora pm di Milano Piercamillo Davigo e “decine di imputati si erano presentati alla porta del mio studio per farsi assistere. Non ne difesi neanche uno”.


Prima di uscire dalla sala, a chi gli chiedeva se la sua visita tra le toghe di sinistra possa essere interpretata cone un “segnale di pace”, il presidente del Senato replica: “Mai stati in guerra”.

 


Leggi sul sito di Repubblica

10/11/2023

Articoli Correlati

Comunicati

25 Aprile, Costituzione, giurisdizione


Il fascismo fu anche giurisdizione.


Fu il Tribunale speciale per la difesa dello Stato istituito nel 1926 (e ricostituito nella Repubblica sociale italiana) che inflisse agli antifascisti decine di migliaia di anni di reclusione, confino, sorveglianza speciale di polizia.


Fu il “servile e osannante conformismo” (parole di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente) condiviso da una parte della magistratura e da buona parte delle “alte magistrature” immortalate nella cronaca dell’apertura dell’anno giudiziario del 1940 mentre acclamano il duce che riceve i capi degli uffici giudiziari a Palazzo Venezia.


La democrazia costituzionale esige che il quadro normativo che regola lo svolgimento della funzione giusrisdizionale non diventi lesione del ruolo costituzionale della giurisdizione; e che, nell’intera loro attività, i magistrati riescano a “essere la Costituzione” rifiutando il conformismo, non nelle sue ultime e drammatiche esternazioni ma sin dalle sue prime manifestazioni.

Comunicati

La riforma del Testo unico sulla dirigenza giudiziaria: un’opportunità da cogliere senza esitazioni


Magistratura democratica, ad esito di una elaborazione collettiva del gruppo, maturata nel tempo, offre alla riflessione delle istituzioni, della magistratura associata e di tutti i magistrati e i giuristi, una riflessione sull’attuazione del decreto legislativo n. 44 del 2024.


I compiti che il CSM dovrà svolgere per attuare la riforma della dirigenza giudiziaria consentono, se lo si vorrà, di dare strumenti per la trasparenza e la leggibilità delle scelte, che valorizzando la scelta di criteri generali piuttosto che di criteri sulla singola nomina, può consentire di combattere l’indispensabile battaglia contro il carrierismo e il clientelismo da troppo tempo rimandata.

Comunicati

Garanzia o interferenza?


La giornata delle cronache del mondo giudiziario si apre con la notizia di un ulteriore episodio di voto decisivo del Vice presidente del CSM, questa volta ago della bilancia nella nomina del Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

Comunicati

Carcere e gravidanza


È di questi giorni la notizia di una giovane donna tunisina, tratta in arresto a novembre per possesso di stupefacente, sottoposta a custodia cautelare presso la Casa circondariale di Sollicciano, in stato di gravidanza e costretta dopo quattro mesi ad abortire per motivi di salute.

Giornata internazionale delle donne in magistratura, 10 Marzo 2024

MEDEL celebra la Giornata del 10 Marzo, sottolineando ancora una volta l'impegno delle donne per la giustizia e per lo Stato di diritto.


Ovunque, le donne hanno portato un cambiamento democratico all'interno dei sistemi giudiziari: una nuova idea di uguaglianza che ha favorito il progresso della cultura dei diritti; una nuova concezione dell'apertura e della rappresentatività - e una maggiore legittimità democratica - dei sistemi giudiziari in tutto il mondo.