"Carcere e OPG - Disumanità della pena"

Carcere

"Carcere e OPG - Disumanità della pena"

di Esecutivo di Magistratura Democratica
Il seminario di Md e Pd a Vico Equense

VICO EQUENSE (NAPOLI) -   Si è tenuto a Vico Equense il 26 marzo scorso il Seminario congiunto di Magistratura Democratica e Psichiatria Democratica sul tema “Carcere e OPG – Disumanità della pena: quali alternative” con una  partecipazione qualificata e numerosa.

Le relazioni introduttive di Emilio Lupo e Cesare Bondioli per PD e di Carlo Renoldi per MD, hanno fatto il punto sulla situazione di carcere e OPG che risulta ben più allarmante di quanto emerso anche recentemente sui media: sovraffollamento, condizioni igienico-sanitarie inaccettabili per un Paese civile, negazione dei diritti elementari delle persone recluse.

L'ipertrofia della dimensione carceraria è il risultato delle politiche securitarie perseguite dall'attuale Governo e del costante attacco al “welfare penale” attraverso la riduzione della possibilità di ricorso a misure alternative alla detenzione, la creazione di reati “artificiali” come quelli in materia di immigrazione, l’introduzione di un regime di draconiano rigore per i recidivi, la previsione di pene più severe per i reati in materia di droga: misure che pesantemente hanno contribuito al sovraffollamento carcerario, colpendo le fasce più deboli come gli stranieri e i tossicodipendenti ed in generale l’area della marginalità sociale.

A questa situazione si può porre rimedio solo riducendo l'area della penalità, rifiutando la logica simbolica dello strumento penale, favorendo le misure alternative e la flessibilità della pena.

Sugli OPG, MD e PD concordano sulla necessità di rilanciare l'applicazione del Decreto del Consiglio dei Ministri del 1.4.2008 che prevede “il graduale superamento degli attuali stabilimenti, attraverso articolati interventi a tutti i livelli: sulle Regioni perchè recepiscano il DPCM e le Linee Guida e deliberino gli strumenti attuativi; sulla commissione Parlamentare (Commissione Marino) perchè dia seguito alle sue denunce sulla invivibilità riscontrata in quasi tutti gli OPG; sui Dipartimenti di Salute Mentale perchè si facciano carico dei loro pazienti internati e provvedano alla dimissione di quelli immediatamente dimissibili (indicati dalla Commissione in oltre 300 persone); sulla conferenza Stato-Regioni perchè fissi un termine tassativo per la chiusura degli OPG prevedendo sanzioni per gli inadempienti; sui Ministeri e ancora sulle Regioni perchè assicurino risorse, non solo finanziarie, per supportare il processo di chiusura.

MD e PD concordano nel  mantenere attiva la Commissione permanente su Carcere e OPG per seguire costantemente e implementare  -  con proposte concrete - il processo di chiusura degli OPG ed il miglioramento della situazione carceraria.

 


                                                        

26/03/2011

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