Casa dolce casa? Diritti per abitare il futuro

Parole di Giustizia 2023

Casa dolce casa? Diritti per abitare il futuro


Vivere senza una casa è da sempre il segno tangibile della povertà più straziante. Una povertà materiale ed economica, prima di tutto, ma anche affettiva e di relazioni, di progetti esistenziali. 


Eppure, tutto l’Occidente ricco sembra trascurare i cicli espulsivi avviati da un’economia della globalizzazione cui hanno fatto seguito politiche di riduzione dello stato sociale e dei diritti, a partire dal diritto a un lavoro dignitoso e, appunto, a una casa. 
Anche il nostro Paese è testimone di questa massiccia ondata di marginalizzazione. Il 15 dicembre 2022 l’Istat ha reso noto il numero dei ‘senza fissa dimora’: oltre novantaseimila persone. Un numero destinato a crescere notevolmente se consideriamo coloro che vivono nei campi autorizzati, nei centri di accoglienza, negli insediamenti tollerati o spontanei, negli immobili occupati. 
Da queste premesse prende le mosse l’edizione 2023 di Parole di Giustizia, la terza che si svolge nella provincia di Pesaro Urbino, in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo. 


Al centro della riflessione c’è il tema della casa e dell’abitare, in molte sue declinazioni: dal diritto alla casa e dalle lotte per realizzarlo alla dimensione abitativa dei fragili, dalle politiche di ospitalità per gli stranieri al progetto architettonico di una pena davvero risocializzante. Senza trascurare, in una società che sembra costringere all’isolamento e all’invisibilità, quelle situazioni in cui la casa può diventare un pericolo o una gabbia: la violenza domestica di genere, ma anche la vita degli anziani non autosufficienti nelle RSA.
Di una cosa, da giuristi, siamo consapevoli. L’abitare di tutti passa attraverso il progetto di Casa comune, di organizzazione dello Stato, che abbiamo. La prima sessione, pertanto, sarà dedicata all’ analisi dei progetti di riforma costituzionale in discussione (presidenzialismo, semipresidenzialismo, premierato), alle loro ripercussioni sull’ordinamento giudiziario e sulla magistratura, ai possibili rimedi al rischio di una casa disabitata, per il deficit sempre più avvertito di democrazia, rappresentanza e partecipazione che riscontriamo. 


Come dice il protagonista di Umberto D., magnifico film nel quale il tema della felicità passa per quello della casa, “certe cose avvengono perché non si sa la grammatica”. 


Ecco, a Parole di Giustizia 2023 - nella sua solita forma libera, collettiva, aperta, itinerante - proveremo a costruire insieme una grammatica politica, istituzionale, giuridica e filosofica che possa restituire a tutte e a tutti il diritto di abitare il futuro in maniera libera e dignitosa. Benvenuti. 

20/10/2023

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