"No ad atti nel fascicolo personale

Csm-Ingroia

"No ad atti nel fascicolo personale

di Esecutivo di Magistratura Democratica
Precedente negativo per diritto di parola"

ROMA - Domani la Commissione del Csm competente affronterà il tema del'inserimento di atti nel fascicolo personale del dr. Antonio Ingroia quale conseguenza delle affermazioni da lui rese in un dibattito pubblico (l'essersi dichiarato "partigiano della Costituzione").

Magistratura democratica ribadisce la non condivisione dell'ipotesi che il Csm adotti tale soluzione, che ritiene impropria e che costituirebbe un precedente in grado di incidere negativamente sull'esercizio del diritto di parola del magistrato che si mantenga entro i limiti della legalità costituzionale.

A tale proposito richiamiamo quanto il Segretario Generale e il Presidente di Md affermarono in data 13 febbraio 2012.

"Tale ipotesi, che sottende non chiari rilievi di ordine deontologico, apre una pagina preoccupante nella vita del Consiglio e nella professione dei magistrati, introducendo opinabili considerazioni critiche legate alla opportunità delle manifestazioni del pensiero che il magistrato effettui partecipando al dibattito pubblico.

Ciò è tanto più preoccupante in quanto il carattere di “opportunità” di una condotta è per propria natura soggettivo e non codificabile e, qualora applicato a un diritto fondamentale della persona, suscettibile di condizionarne l’esercizio e di prestarsi ad applicazioni contraddittorie e strumentali.

Così il Consiglio, chiamato recentemente in diversi casi a valutare discutibili condotte professionali inerenti alla gestione di delicati uffici giudiziari, ora rischia di stigmatizzare in maniera assai più rilevante il profilo professionale di un magistrato che dichiara pubblica fedeltà alla Costituzione, dimenticando che alle istituzioni si chiedono valutazioni rigorose ed istituzionali e non opinioni più o meno soggettive sul contenuto o sulla forma delle dichiarazioni rese dai magistrati che non contrastano coi limiti fissati dalla disciplina in vigore."

 

 

L'Esecutivo di Magistratura democratica

24 settembre 2012

24/09/2012

Articoli Correlati

Comunicati

25 Aprile, Costituzione, giurisdizione


Il fascismo fu anche giurisdizione.


Fu il Tribunale speciale per la difesa dello Stato istituito nel 1926 (e ricostituito nella Repubblica sociale italiana) che inflisse agli antifascisti decine di migliaia di anni di reclusione, confino, sorveglianza speciale di polizia.


Fu il “servile e osannante conformismo” (parole di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente) condiviso da una parte della magistratura e da buona parte delle “alte magistrature” immortalate nella cronaca dell’apertura dell’anno giudiziario del 1940 mentre acclamano il duce che riceve i capi degli uffici giudiziari a Palazzo Venezia.


La democrazia costituzionale esige che il quadro normativo che regola lo svolgimento della funzione giusrisdizionale non diventi lesione del ruolo costituzionale della giurisdizione; e che, nell’intera loro attività, i magistrati riescano a “essere la Costituzione” rifiutando il conformismo, non nelle sue ultime e drammatiche esternazioni ma sin dalle sue prime manifestazioni.

Comunicati

La riforma del Testo unico sulla dirigenza giudiziaria: un’opportunità da cogliere senza esitazioni


Magistratura democratica, ad esito di una elaborazione collettiva del gruppo, maturata nel tempo, offre alla riflessione delle istituzioni, della magistratura associata e di tutti i magistrati e i giuristi, una riflessione sull’attuazione del decreto legislativo n. 44 del 2024.


I compiti che il CSM dovrà svolgere per attuare la riforma della dirigenza giudiziaria consentono, se lo si vorrà, di dare strumenti per la trasparenza e la leggibilità delle scelte, che valorizzando la scelta di criteri generali piuttosto che di criteri sulla singola nomina, può consentire di combattere l’indispensabile battaglia contro il carrierismo e il clientelismo da troppo tempo rimandata.

Comunicati

Garanzia o interferenza?


La giornata delle cronache del mondo giudiziario si apre con la notizia di un ulteriore episodio di voto decisivo del Vice presidente del CSM, questa volta ago della bilancia nella nomina del Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

Comunicati

Carcere e gravidanza


È di questi giorni la notizia di una giovane donna tunisina, tratta in arresto a novembre per possesso di stupefacente, sottoposta a custodia cautelare presso la Casa circondariale di Sollicciano, in stato di gravidanza e costretta dopo quattro mesi ad abortire per motivi di salute.

Giornata internazionale delle donne in magistratura, 10 Marzo 2024

MEDEL celebra la Giornata del 10 Marzo, sottolineando ancora una volta l'impegno delle donne per la giustizia e per lo Stato di diritto.


Ovunque, le donne hanno portato un cambiamento democratico all'interno dei sistemi giudiziari: una nuova idea di uguaglianza che ha favorito il progresso della cultura dei diritti; una nuova concezione dell'apertura e della rappresentatività - e una maggiore legittimità democratica - dei sistemi giudiziari in tutto il mondo.