
Il report
Lavoro, V seminario ravennate
RAVENNA - Si è svolto venerdì e sabato 27-28 settembre a Ravenna il V seminario promosso dal gruppo lavoro di MD sulla riforma Fornero sotto la direzione di Giovanni Palombarini che ha moderato il dibattito di una delle due giornate e di Umberto Romagnoli che ne ha tratto le conclusioni ; e con la partecipazione di Luca Poniz per l’esecutivo di MD.
Sono stati due giorni di riflessione attenta e di intenso dibattito, che sono serviti a mettere a fuoco come questa legge costituisca l’ultimo anello di un processo di destrutturazione unidirezionale delle regole del lavoro che negli ultimi 20 anni hanno portato ad impoverire sempre di più le persone, sia sul piano della dignità sia sul piano economico.
La riforma è stata analizzata sotto il profilo formale, attraverso l’analisi delle norme che, demolendo l’articolo 18, costruiscono plurime sottofattispecie che rimettono nelle mani del datore di lavoro la scelta del fatto da contestare, dalla cui manifesta insussistenza dipende la possibilità di accedere alla reintegra; e sotto il profilo sostanziale, mettendosi in rilievo come essa – attraverso un abnorme ed apparente dilatazione dei poteri discrezionali del giudice- miri in realtà ad attuare un aggravamento della condizione di sottomissione insita nel rapporto di lavoro, restituendola ai livelli di ricattabilità esistenti nel periodo pre-Statuto dei lavoratori ( …”non mi piaci, ti pago e te ne vai”…).
Come abbiamo sempre messo in rilievo, il valore della stabilità del lavoro serviva non soltanto a difendere il lavoratore da licenziamenti arbitrari; ma serviva soprattutto a rendere più equilibrato l’assetto del rapporto nel corso del suo svolgimento garantendo l’inveramento dei diritti individuali e collettivi all’interno dei luoghi di lavoro; era cioè una delle architravi della stessa democrazia e della sua qualità Costituzionale.
Si è sottolineato come la riforma costituisca il riflesso dello scarso valore sociale oggi assunto dal lavoro e come sia indifferibile ripensare ad un nuovo diritto del lavoro che, tenendo conto delle esigenze dell’economia, riesca a riportare il punto di equilibrio delle tutele sulla linea del secondo comma dell’articolo 41 Cost. Questo compito, primariamente spettante alla politica e al sindacato, potrebbe accompagnarsi ad uno sforzo interpretativo della giurisprudenza che porti a valorizzare la dipendenza economica ed a ricondurre al lavoro subordinato le numerose figure atipiche oggi esistenti, sostanzialmente non ridotte dalla riforma.
Le relazioni hanno sottolineato l’irrazionalità di un nuovo rito per i processi di impugnativa dei licenziamenti che, immutati gli organici e le forze, sarà fonte di ulteriori disuguaglianze dal punto di vista dei lavoratori.
Nel corso dei lavori è stato ricordato pure che sono stati già depositati i quesiti referendari per l’abrogazione delle norme più regressive di questa legge; sul punto il Gruppo lavoro chiede che Magistratura Democratica voglia prendere pubblica posizione sostenendo l’iniziativa referendaria, anche allo scopo di promuovere un largo coinvolgimento dei cittadini nella discussione sui veri contenuti di questa normativa, oscurati in nome di un pensiero unico dominate che oramai tutto conforma all’insegna del primato della economia e dei mercati, ribaltando nei fatti il precetto che promana dall’art. 41, 2 comma della nostra Costituzione.
Roberto Riverso Carla Ponterio
Articoli Correlati
Assemblea nazionale Anm del 26 novembre 2023
Sono un magistrato che viene da una regione remota, il Piemonte
E sono qui, oggi, perché ho due preoccupazioni.
Assemblea nazionale Anm del 26 novembre 2023
Non si può spaccare la magistratura richiamando a sproposito il concetto di imparzialità
Buongiorno a tutti, mi piace esordire in questa assemblea raccogliendo l’invito che in apertura ha fatto il Presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, quando ha focalizzato l’attenzione sul fatto che gli interventi del Governo in tema di giustizia ma anche alcune esternazioni di esponenti di spicco della maggioranza pongono il tema di una ridefinizione dei confini dei rapporti tra organi della rappresentanza politica e la giurisdizione.
XXIV Congresso
Conflitti e diritti in un mondo in movimento
Napoli, Centro Congressi Stazione Marittima, 10-12 novembre 2023
Eventi
Terzietà della Giurisdizione: interpretazione della legge e imparzialità del magistrato
Giovedì 26 ottobre 2023 - ore 15.30, Biblioteca Ambrosoli
Parole di Giustizia 2023
Casa dolce casa? Diritti per abitare il futuro
Vivere senza una casa è da sempre il segno tangibile della povertà più straziante. Una povertà materiale ed economica, prima di tutto, ma anche affettiva e di relazioni, di progetti esistenziali.