
La sentenza
Il Tar su CG Catanzaro
Pubblichiamo la sentenza n. 226/2013 con la quale il TAR Calabria, Catanzaro, dopo aver richiamato il sistema proporzionale che disciplina l’elezione dei componenti del Consiglio Giudiziario, ha accolto il ricorso di Vincenzo Luberto rilevando che “poiché l’assegnazione dei seggi è fatta per lista, deve coerentemente ritenersi che i seggi conseguiti da ciascuna lista al momento dell’elezione devono essere mantenuti per tutta la durata in carica del Consiglio giudiziario eletto”.
Conseguentemente, nel caso di cessazione di uno degli eletti, questi deve essere sostituito con il magistrato, appartenente alla stessa categoria, che lo segue nella lista di appartenenza. Il seggio lasciato da una collega eletta nella lista di Area deve essere, quindi, attribuito a Vincenzo Luberto.
Articoli Correlati
da Lista iscritti
Si può cambiare l'accesso alla magistratura?
Le polemiche sulle tracce assegnate ai concorsi per la magistratura ordinaria riguardano, di solito, la tecnicità di alcuni argomenti o il fatto che richiedano una conoscenza specialistica della giurisprudenza più recente. Il fatto che la selezione avvenga sulla base di prove per le quali risulta determinante, più della preparazione, l’addestramento specifico fornito dalle scuole.
Ordinamento
L’assemblea generale Anm dell’11 giugno 2023: un percorso di consapevolezza
I magistrati hanno a cuore la propria indipendenza? Sono consapevoli del perché viene riconosciuta? E sapranno individuare le strategie vincenti per difenderla?
Non sono domande retoriche, specie in vista dell’assemblea generale dell’11 giugno.
dall'Assemblea Anm Toscana
L'assemblea Anm Toscana sull'azione disciplinare nei confronti dei giudici di Milano
L’iniziativa disciplinare del Ministro della Giustizia nei confronti dei colleghi della Corte d’Appello di Milano che hanno adottato la misura degli arresti domiciliari nel procedimento contro Artem Uss rischia di risolversi in un attacco al principio della separazione dei poteri e all’indipendenza esterna della magistratura, che ha pochi paragoni recenti.
Editoriale
Aporie di un ministro
Fa comodo al mainstream dipingere quadri in cui un manipolo di toghe rosse si oppone a qualsiasi riforma del sistema giudiziario, rifiutando di riconoscere il verdetto delle urne, nella speranza di far sorgere per via giudiziaria il sol dell’avvenire. Da qualche tempo, poi, circola voce che Magistratura democratica abbia individuato nel ministro della Giustizia un suo “nemico”.
Ordinamento
Magistratura democratica sulle lentezze nelle procedure di conferma
Con la riforma Castelli-Mastella, si è affermato il principio di temporaneità nell’esercizio delle funzioni semi-direttive e direttive. L’idea di fondo era quella di privilegiare il profilo delle attitudini a discapito di altri indicatori – come l’anzianità – che poco avevano a che fare con le competenze organizzative.