
Ricordando Walter
Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta
Walter faceva parte della comunità di Magistratura democratica, una comunità che oggi lo vuole ricordare con le parole dei tanti che in questi giorni gli hanno dedicato un pensiero e con le parole che lo stesso Walter Mapelli ha regalato ai magistrati della Procura di Bergamo nel salutarli.
“L’essenza della personalità di Walter Mapelli: la sobrietà e l’essenzialità senza orpelli e più o meno velate autocelebrazioni che insieme a generosità, grande visione ma anche concretezza e straordinario senso del fare sono certamente manifestazioni di tratti caratteriali ma sono anzitutto l’espressione immediatamente percepibile da chiunque, soprattutto da chi guarda il nostro mondo da fuori, di un modello culturale di magistrato a cui molti di noi quotidianamente s’ispirano e che vorremmo rappresentasse un esempio per i nuovi magistrati” (Roberto)
“Walter è il più forte antidoto naturale a una magistratura chiusa nel suo fortino giudiziario che io abbia conosciuto. E meno male che mi è stato somministrato. Non i discorsi valoriali che molti fanno – spesso retorici -, non l’impegno che alcuni proclamano – spesso peloso - , ma lui, capace di essere in ogni dove, con la sua intelligenza vivace e la sua fisicità magra e forte , con la bicicletta parcheggiata fuori dal Tribunale e la borsa da tennis a penzoloni (nessuno avrebbe mai potuto rubarla), con la disponibilità ad ascoltarti sempre, con la sua naturale capacità di vivere la magistratura come impegno nella società civile, andando sempre al sodo, senza mai essere noioso, retorico o lezioso…… Lui col suo modo di essere, con la sua costante presenza in ufficio , in tutti gli uffici, ci ha cambiato in molti e in meglio. (Giordano)
“Walter era appassionato, svolgeva il suo compito con una carica talmente forte che neppure la malattia ha attenuato. La passione è un motore formidabile. Ma può sconfinare in un qualche eccesso. Specialmente se il magistrato deve misurarsi con vicende tecnicamente complesse e mediatamente esposte. Walter ha saputo trovare e rappresentare l'equilibrio perfetto.” (Luigi)
“Lavorando in posti lontani l’avevo conosciuto da pochi anni. La prima occasione fu una trasmissione per competenza da Monza di un suo delicato processo per reati tributari e corruttivi (istruito con grande competenza e con contestazioni precise e talmente solide, che il difensore di un noto imputato mi confidò subito di sperare nei tempi lunghi del dibattimento),ci sentivamo per telefono e riuscii ad apprezzare l’enorme passione che metteva nel lavoro, specie in quel caso, che vedeva costituiti parti civili tanti lavoratori vittime degli illeciti commessi durante un’amministrazione straordinaria di una grande impresa in crisi. Per Walter quella vicenda processuale era ancora “sua”, non era un fascicolo definito, chiuso, perché ormai in mano ad altri.” (Fabrizio)
“Ciao Walter, per me sarei sempre sulla tua bici, sorridenti, semplice, disinteressato ma con profondo rispetto per tutto e tutti, grande senza bisogno di orpelli. Magistrato con la M maiuscola.
Grazie per tutto quello che mi hai insegnato” (Donata)
“Walter Mapelli era un mite, come persona e come magistrato, la sua era la mitezza che solo chi è davvero autorevole, e soprattutto è riconosciuto come tale dagli altri, può permettersi senza rischiare di essere soverchiato da coloro che sanno solo alzare la voce. Mapelli non la alzava mai perché non aveva alcun bisogno di farlo.” (Giuseppe Guastella)
“Mi piacerebbe citare tutto ciò che mi ha insegnato in questi 12 anni, ricordare i momenti in cui, con estrema generosità venne a Vibo prima e a Catania poi per sostenere le mie iniziative o a San Servolo dove per anni è stato un punto di riferimento per tutti noi, mi ha fatto percepire con la maieutica dell’esempio quello che significa essere un Pm che si occupa di criminalità economica e prima ancora che significa essere un Magistrato, un uomo dello Stato, un Uomo. Mi limito a dire, come disse Paolo Ielo facendogli gli auguri lo scorso anno, che se ne è andato ‘uno di noi’. Non lo so se merito di esserci in quel ‘noi’, ma, caro Walter, farò di tutto per far vivere un po’ del tuo modo di essere e di fare. Ciao Walter, buon viaggio! (Fabio)
“Lo piange tutta l’Anm di Bergamo, la forza e la dedizione che ha messo nel suo lavoro sono un insegnamento per tutti” (Ilaria)
“Un magistrato competente e pieno di entusiasmo e passione per la funzione giudiziaria che svolgeva, un uomo mite, curioso, garbato, forte, che ha dato a tutti molte lezioni di vita anche affrontando la malattia con serenità e coraggio, senza venir mai meno al suo ruolo di procuratore e di guida” (Alessandra)
“Un grande uomo. A Bergamo ha travolto tutti con il suo entusiasmo e la sua umanità. Ha lottato fino alla fine. Ora riposa e resterà nei nostri cuori” (Ezia)
“Un dolore infinito. Una grande persona. Un eccellente procuratore. (Claudio)
“Walter Mapelli era una persona con una vitalità ed un entusiasmo per il lavoro rari.”(Gaetano)
“Walter è stato un valoroso compagno di viaggio per tutti noi della Procura di Monza, generoso di consigli e mente eccelsa.” (Manuela)
“Lo vogliamo ricordare come Magistrato di grande valore e come uomo pieno di entusiasmo e di passione per la funzione giudiziaria che svolgeva. Resteranno sempre nei nostri cuori la sua forza e il suo coraggio che lo hanno portato sino all’ultimo a lottare per la vita e per la tutela dei diritti” (i magistrati della Procura di Bergamo)
Ai sostituti della Procura della Repubblica di Bergamo.
“Nel nostro tempo insieme ho cercato di ascoltare e comprendere, di perseguire l'interesse comune e di essere un punto di riferimento autorevole. La Vostra crescita è stata la più bella e ammirevole risposta che potessi avere qualunque cosa succeda, continuate così: avere forza, qualità e un Aggiunto all'altezza. Un abbraccio dal profondo del cuore. Walter ”
Ciao Walter, da tutta Magistratura Democratica.
Articoli Correlati
Eventi
I venti anni del Progetto Gutenberg Calabria
Quest’anno anche Magistratura democratica partecipa all’organizzazione della Fiera del Libro, della Multimedialità e delle Musica, l’evento conclusivo del Progetto Gutenberg edizione 2023, che ha come tema Vite sospese.
dal Consiglio nazionale
Attualità di un'eresia
Per ragionare sull’attualità conviene ri-andare brevemente alle origini della nostra eresia, alle origini di un intervento sempre più intenso e ricco.
da Lista iscritti
Sul Consiglio nazionale di Magistratura democratica
Chi ha seguito i lavori dell’incontro di sabato dedicato a Salvatore Senese è stato, come me, sollecitato da mille suggestioni. Provo a sviluppare qualche riflessione e a raccogliere alcune considerazioni già emerse in esecutivo.
Md Story
Attualità di un'eresia - Consiglio nazionale 15 e 16 aprile
Consiglio nazionale 15 e 16 aprile
Md Story
Attualità di un'eresia - Consiglio nazionale 15 e 16 aprile
Consiglio nazionale 15 e 16 aprile
Ordinamento
Magistratura democratica sulle lentezze nelle procedure di conferma
Con la riforma Castelli-Mastella, si è affermato il principio di temporaneità nell’esercizio delle funzioni semi-direttive e direttive. L’idea di fondo era quella di privilegiare il profilo delle attitudini a discapito di altri indicatori – come l’anzianità – che poco avevano a che fare con le competenze organizzative.
da Lista iscritti
Riforme? "in forma chiara e precisa"
L'intervista di Stefano Musolino al Foglio del 23 marzo scorso è titolata, inequivocamente, "Md vs. Nordio".
E in effetti le argomentate critiche alle prese di posizione del ministro della Giustizia esordiscono con un'affermazione, condivisibile, che ne è la cornice: "sembra che il ministro Nordio continui a parlare per slogan e che non abbia una visione organica di quella che secondo lui dovrebbe essere un'adeguata riforma del sistema giudiziario e del processo penale".
2'MD
Le ragioni di una lunga vitalità
Elisabetta Cesqui, già sostituto Procuratore generale presso la Procura Generale della Corte di Cassazione, mette in luce in questo 2’md le peculiarità storiche e sociali di Magistratura democratica. Un patrimonio collettivo di valori di cui c’è ancora bisogno.