Si è svolto, nella giornata del 20 settembre, il Consiglio Nazionale di MD.
L’elezione del Primo Presidente della Corte di Cassazione è stato un momento di grande fibrillazione nella vita recente del CSM. Per questo abbiamo deciso di aprire il Consiglio Nazionale con un confronto con Mimma Miele, consigliere eletta nelle liste di Magistratura democratica e Roberto Fontana, consigliere eletto anche grazie al contributo elettorale del gruppo, ma espressione di un insieme più ampio di sensibilità e istanze. La loro disponibilità, l’intensità e schiettezza del dibattito che ne è sorto, sono stati uno dei momenti in cui è emersa tutta la capacità del gruppo di “fare” intelligenza collettiva.
Il dibattito non si è, infatti, limitato a comprendere, criticare, leggere in prospettiva, le due diverse scelte che avevano caratterizzato la posizione dei consiglieri sul voto, ma è stato, soprattutto, un’occasione per riflettere sulle attuali criticità del sistema di selezione dei dirigenti e per immaginare nuove soluzioni e proposte per migliorarlo.
Erano presenti i nostri eletti all’Anm, che hanno illustrato le iniziative che stiamo portando avanti, anche in seno alla commissione che si occupa di comunicazione. Ci siamo ripromessi di assicurare una piena sinergia con l’Anm delle iniziative interne al gruppo in materia di comunicazione, in vista del referendum.
Lo scopo è quello di far comprendere, meglio che possiamo, che una magistratura intimorita e priva delle garanzie dell’autogoverno rischia, semplicemente, di non tutelare adeguatamente i diritti dei cittadini.
Da parte di molti è stato chiesto che l’Anm, su impulso degli eletti di Md, si pronunciasse sulle gravissime violazioni del diritto internazionale e sui crimini contro l’umanità accertati a Gaza.
L’ultima parte del consiglio nazionale è stata dedicata ai progetti.
Il Congresso di Magistratura Democratica sarà a Roma dal 13 al 15 marzo 2026.
L’8 novembre, alla Fondazione Basso, ci sarà un importante seminario sul tema delle nuove tecnologie e delle loro applicazioni (attuali e possibili) alla giurisdizione.
A descrivere le realtà locali sono stati soprattutto i nuovi iscritti, che ci hanno parlato del progetto ‘Cinema Dentro’ di Reggio Calabria, delle Ges da poco elette e dei contesti profondamente diversi tra loro in cui Md sta sperimentando sinergie e contaminazioni con percorsi diversi.
L’intervento dei “nuovi” magistrati, alcuni dei quali ancora in tirocinio, ci riporta a una dimensione di responsabilità nei confronti delle loro aspettative e ci anima di una salutare (forse salvifica) curiosità per il futuro di questa nuova Md.