Mariarosaria Guglielmi, Presidente di MEDEL
1) Il 3 giugno 2025, a Strasburgo, Palazzo d’Europa dove l’associazione è stata costituita nel giugno 1985, MEDEL ha celebrato il 40° anniversario della sua fondazione con una conferenza internazionale (https://medelnet.eu/medels-40th-anniversary-conference-3-june-2025-strasbourg/).
L’evento non è stato una semplice rievocazione del passato e delle origini di MEDEL. Sono tutte attuali le ragioni che hanno spinto un piccolo gruppo di magistrati -visionari, impegnati e consapevoli della necessità di un’apertura della giustizia alla società e desiderosi di rompere con il conservatorismo e il conformismo giudiziario- a riunirsi e progettare la fondazione di MEDEL, in rappresentanza delle poche associazioni giudiziarie europee progressiste dell’epoca.
Come ribadito nella dichiarazione di Strasburgo – adotta il 4 giugno ( https://medelnet.eu/statement-on-the-40th-anniversary-of-medel/ IT, EN, FR) –in epoca di erosione della democrazia e dello Stato di diritto, di regressione dei diritti e delle garanzie dei cittadini, di distruzione del diritto internazionale, gli obiettivi indicati nell’atto fondativo ( “l’instaurazione di un dibattito comune tra magistrati di diversi paesi per sostenere l’integrazione della comunità europea, in vista della creazione di un’unione politica europea”, “la difesa dell’indipendenza della magistratura di fronte a ogni altro potere e a interessi particolari”, “la democratizzazione della magistratura”, “il rispetto, in ogni circostanza, dei valori giuridici propri dello Stato democratico basato sullo Stato di diritto“ e ”la proclamazione e la difesa dei diritti delle minoranze e delle differenze, in particolare i diritti degli immigrati e dei più svantaggiati, in una prospettiva di emancipazione sociale dei più deboli”) sono tutti da perseguire e salvaguardare.
MEDEL ha ribadito il suo impegno per costruire un’Europa sempre più unita, per difendere la dignità umana e i diritti fondamentali, per promuovere una magistratura democratica ed efficiente, al servizio esclusivo dei cittadini e dei loro diritti, senza distinzioni di classe, origine o risorse.
2) L’Europa resta un fronte aperto per le minacce allo stato di diritto e all’indipendenza dei sistemi giudiziari, in un contesto che è ormai di attacco globale alla democrazia, ai valori universali di una giustizia e alle istituzioni che devono proteggerli.
Numerose sono le dichiarazioni di allarme lanciate da MEDEL negli ultimi mesi. Fra queste:
Dichiarazione di MEDEL del 23 maggio – Giornata di allarme per l’indipendenza della giustizia
Dichiarazione di MEDEL sull’escalation di attacchi allo Stato di diritto negli Stati Uniti
Dichiarazione sui recenti attacchi alla magistratura francese
La Giornata internazionale delle donne giudice, 10 marzo 2025
MEDEL ha preso parte alla dichiarazione collettiva del 4 aprile delle ONG che hanno chiesto all’Unione Europea di difendere la Corte penale internazionale (CPI) e invitato le istituzioni europee ad intraprendere azioni decisive per riaffermare il loro impegno e la protezione dello Stato di diritto internazionale. La dichiarazione esorta in particolare i governi di tutta l’UE: a rispettare il ruolo della Corte penale internazionale- anche per quanto riguarda la cooperazione, l’universalità dello statuto di Roma e la salvaguardia dell’indipendenza della Corte-e ad osservare i loro obblighi di proteggere, sostenere e applicare le decisioni della Corte; a condannare pubblicamente le sanzioni statunitensi contro la CPI e riaffermare fermo sostegno alla Corte; a riaffermare inequivocabilmente che saranno rispettati tutti gli obblighi giuridici derivanti dallo Statuto di Roma ( https://medelnet.eu/eu-should-defend-the-icc/ )
Nella sua costante attività di monitoraggio e denuncia della situazione in Turchia, MEDEL ha preso parte alla Dichiarazione congiunta della società civile che esorta la Turchia a porre fine alle politiche discriminatorie per le persone detenute https://arrestedlawyers.org/2025/05/23/tali-leads-joint-call-urging-turkey-to-end-discriminatory-parole-policies/ promossa da organizzazioni internazionali come l’European Criminal Bar Association, la Geneva Bar Association, e la Federazione Italiana per i Diritti Umani. Richiamando l’attenzione sulle carenze sistemiche per garantire condizioni rispettose della dignità dei detenuti, la dichiarazione sollecita il governo turco ad affrontare la grave crisi di sovraffollamento carcerario e a garantire che qualsiasi nuova legislazione sulla liberazione condizionale non discrimini i prigionieri politici.
La dichiarazione invita altresì le autorità turche a evitare tali pratiche discriminatorie e a dare priorità al rilascio dei detenuti vulnerabili, compresi gli anziani, i malati, le persone con disabilità e le madri con bambini.
I firmatari hanno anche esortato il governo turco a utilizzare l’imminente legislazione sulla liberazione condizionale come un’opportunità per conformarsi alle sentenze internazionali sui diritti umani, comprese le decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Con la Dichiarazione congiunta della comunità internazionale del diritto e dei diritti umani sugli attacchi alla professione legale in Turchia del 14.4.25 (https://medelnet.eu/joint-statement-by-the-international-legal-and-human-rights-community-on-unacceptable-attacks-on-the-legal-profession-in-turkey/ ) MEDEL e le altre organizzazioni firmatarie hanno denunciato e condannato le inaccettabili iniziative volte a minare l’indipendenza degli avvocati e lo Stato di diritto nonché l’escalation degli attacchi da parte delle autorità turche ( anche giudiziarie) contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul, la sua leadership e i membri della professione legale. La dichiarazione ha altresì denunciato attacchi agli avvocati durante le proteste del marzo 2025: dall’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu il 19 marzo 2025, la Turchia ha assistito a proteste diffuse e alla detenzione di centinaia di persone in tutto il paese; gli avvocati che si sono occupati di questi arresti di massa per fornire assistenza legale sono diventati essi stessi bersagli della repressione e sono stati ostacolati nel libero ed effettivo esercizio del loro mandato difensivo, condizione essenziale per l’esistenza stessa di uno stato di diritto.
Con la dichiarazione del 3 aprile, La voce di MEDEL per lo Stato di diritto in Turchia https://medelnet.eu/medels-voice-for-rule-of-law-in-turkiye/ MEDEL ha ribadito che la Turchia si trova al centro di una profonda crisi giuridica e dei diritti umani, in cui i meccanismi giudiziari sono sempre più percepiti come strumenti di controllo politico piuttosto che come garanti imparziali di giustizia. La Corte europea dei diritti dell’uomo si è ripetutamente pronunciata contro la Turchia per violazioni dei diritti fondamentali, tra cui l’articolo 18 (abuso del potere giudiziario per scopi politici) nei casi di Selahattin Demirtaş e Osman Kavala, e l’articolo 7 (nessuna punizione senza legge) nel caso di Yüksel Yalçınkaya, una sentenza che riguarda direttamente più di 100.000 persone e oltre 8.000 casi pendenti dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo; il governo turco deve ancora attuare queste sentenze vincolanti e la sua persistente inadempienza sembra essere una scelta politica deliberata.
La relazione della Commissione di Venezia del dicembre 2024 sul Consiglio turco dei giudici e dei pubblici ministeri (HSK) ha ribadito le preoccupazioni sul sistema giudiziario, osservando che il potere del Presidente e del Parlamento di nominare quasi tutti i membri del Consiglio conferisce all’esecutivo il controllo completo sull’organo che dovrebbe garantire l’indipendenza della magistratura, e che quest’ultima è inevitabilmente compromessa.
4)Come dimostrato dall’esperienza della Polonia, il ruolo della società civile -oggetto di crescenti attacchi nel contesto di erosione democratica – è essenziale per la resilienza dello stato di diritto.
MEDEL – rappresentata dalla vice presidente di Medel Monika Frąckowiak -ha preso parte alle Conferenza internazionale “Il ruolo della società civile nella protezione dello Stato di diritto” Varsavia, 22-23 aprile 2025, organizzata a Varsavia dal Ministero della Giustizia polacco, sotto la Presidenza polacca del Consiglio europeo e in specie nel panel sulla “Importanza dell’indipendenza delle professioni legali nella formazione dello Stato di diritto” ( https://medelnet.eu/medel-at-the-international-conference-the-role-of-civil-society-in-the-protection-of-the-rule-of-law-warsaw-22-23-april-2025/ ).
Il 10 marzo 2025 Le Monde ha pubblicato un articolo collettivo Società civile in pericolo: L’Europa deve rispondere al congelamento degli aiuti statunitensi sulla decisione dell’amministrazione statunitense di sospendere tutti gli aiuti internazionali, firmato dalla presidente Mariarosaria Guglielmi, come presidnete di Medel, Jeremy McBride- Presidente del Consiglio di esperti sul diritto delle ONG, Consiglio d’Europa, Maciej Nowicki- Presidente della Fondazione Helsinki per i diritti umani, Oleg Orlov- Co- Presidente del Memorial del Centro per i Diritti Umani, Premio Nobel per la Pace 2022, Pavel Sapelko- rappresentante del Centro per i Diritti Umani di Vesnia, Bielorussia, Premio Nobel per la Pace 2022 Hugues de Suremain- Direttore legale della Rete Europea per il Contenzioso Penitenziario (EPLN)