
Lavoro e immigrazione
La regolarizzazione dei lavoratori irregolari: una misura urgente e opportuna
La regolarizzazione dei lavoratori stranieri oggi irregolari nel nostro Paese è certamente una scelta opportuna e urgente.
Per questo Magistratura democratica reputa importanti gli appelli al governo formulati in questo senso da importanti associazioni e parti sociali, come in particolare i Sindacati CGIL, CISL e UIL e l’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI).
In un momento così drammatico occorre, più che mai, essere tenaci difensori dei diritti, in particolare degli ultimi e dei più indifesi, per impedire che gli effetti della pandemia mettano a repentaglio il patrimonio consolidato dei nostri diritti.
La regolarizzazione dei lavoratori oggi in condizioni di illegalità non solo porterebbe a una importante emersione del lavoro nero – spregiudicato sfruttamento dei più deboli da parte delle mafie, come ha spiegato con chiarezza il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho – ma sarebbe di grande aiuto nel controllo della diffusione della pandemia e, quindi, per la tutela della salute pubblica. Ricordiamo sempre che il diritto alla salute è costituzionalmente e convenzionalmente garantito ad ogni persona comunque presente sul territorio (v. art. 2 T.U.I.).
L’ottica contrapposta e riduttiva, sinteticamente espressa nella frase “regolarizziamo solo quelli che ci servono”, oltre ad apparire avvilente sotto il profilo umano dimostra come la grande lezione di questi mesi non sia stata ben compresa. Per salvarsi è necessario l’impegno e la partecipazione generali. Non a caso le mascherine chirurgiche che indossiamo ogni giorno sono definite “altruistiche”: saranno efficaci soltanto se le useremo tutti, nel rispetto e per la salvaguardia degli altri.
Allo stesso modo, governanti e cittadini sono chiamati a impegnarsi insieme per una società in cui il lavoro sia regolare e dignitoso, nel rispetto della legalità e nel contrasto a tutte le mafie.
Andrà tutto bene, se andrà bene per tutti.
Articoli Correlati
Comunicati
Comunicato del Consiglio nazionale di Magistratura democratica 1° dicembre 2023
Negli ultimi giorni Magistratura democratica è stata oggetto di gravi attacchi da parte di esponenti di primo piano del governo e dei media. Magistratura democratica è stata accusata di avere coltivato “scopi cospirativi” e di voler svolgere un ruolo di “opposizione giudiziaria”.
dal Consiglio nazionale
Il nuovo esecutivo di Magistratura democratica
Nella sua prima riunione il Consiglio nazionale di Magistratura democratica uscito dal Congresso di Napoli del 10-12 novembre 2023 ha eletto i nuovi organi direttivi.
Comunicati
Magistratura democratica sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1999, assume, ogni anno che passa, sempre meno il significato di una celebrazione e sempre più quello di una giornata in memoria delle vittime.
da "Repubblica"
"L'Italia rischia di finire come la Polonia, a rischio l'indipendenza di giudici e pm"
“Il rischio dovunque è oggi la regressione dello stato di diritto”. Lo dice Mariarosaria Guglielmi, per tutti Maro, la presidente di Medel, la sigla dei Magistrats européens pour la démocratie et les libertés. Per anni pm a Roma, e adesso pm per Eppo, la procura europea, ex segretaria di Md, Guglielmi ha appena chiuso con i colleghi a Napoli il congresso di Magistratura democratica. Da cui arriva un allarme forte per il rischio che la nostra Costituzione sia stravolta e i rischi rappresentati da riforme che, come accaduto in Polonia e Ungheria, intervengono sull’assetto di indipendenza di giudici e pm.
da Repubblica - Napoli
La Russa al congresso nazionale di Md a Napoli: “È la prima volta di un presidente del Senato”
“L’associazionismo non sia riflesso di divisioni politiche, già facciamo tanti danni noi politici...” “Ho risposto a un invito molto cortese che mi onora. Credo che sia la prima volta che un un presidente del Senato partecipa a un congresso di Md”. Esordisce così Ignazio La Russa, tra le toghe di Magistratura democratica, la corrente di sinistra di giudici e pm, riunite a congresso a Napoli per discutere di “conflitti in un mondo in movimento”.